tag:blogger.com,1999:blog-6195784149028001999.post7058600519214263655..comments2024-03-27T08:05:54.700+01:00Comments on Condominio News - Il condominio a portata di mano: IL COSTRUTTORE... PADRE DI FAMIGLIAAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/12757376466571315711noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-6195784149028001999.post-52772135331750233812017-08-18T17:40:51.564+02:002017-08-18T17:40:51.564+02:00Articolo veramente interessante ed originale nell&...Articolo veramente interessante ed originale nell'affrontare la problematica del rispetto delle distanze in condominio con riferimento a "violazioni" eseguite dal costruttore. Alla conclusione, dedotta dalle sentenze citate, che il mancato rispetto delle distanze operate dal costruttore (fundatione rei) prima della costituzione del condominio, ingeneri servitù per destinazione del padre di famiglia, mi pare faccia eccezione la questioni delle "luci irregolari" che secondo alcuni pronunciamenti della corte non sembrano essere mai usucapibili neppure nel caso in cui fosse stato il costruttore a realizzarle prima della costituzione del condominio. Vorrei un'opinione dell'autorevole avvocato in merito. (Cfr SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE II Sezione civile Sentenza n. 11343 Del 10 marzo-17 giugno 2004:"... perché il possesso di luci irregolari, sprovvisto di titolo e fondato sulla mera tolleranza del vicino, non può condurre all'acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia della relativa servitù, in quanto la servitù di aria e di luce - che è negativa, risolvendosi nell'obbligo del proprietario del fondo contiguo di non operarne la soppressione - non è una servitù apparente, perché l'apparenza non consiste soltanto nella esistenza di segni visibili ed opere permanenti, ma esige che queste ultime, come mezzo necessario all'acquisto della servitù, siano indice non equivoco del peso imposto al fondo vicino, in modo da far presumere che il proprietario di questo ne sia a conoscenza. Né la circostanza che la luce sia irregolare è idonea a conferire alla indicata servitù il carattere dì apparenza, non essendo possibile stabilire dalla irregolarità se il vicino la tolleri soltanto, riservandosi la facoltà di chiuderla nel modo stabilito dalla legge, ovvero la subisca come peso del fondo, quale attuazione del corrispondente diritto di servitù o manifestazione del possesso della medesima. Tale principio è stato affermato dalle Su di questa Corte (vedi la sentenza 10285/96), che nella circostanza hanno affermato che la contraria opinione, seguita in precedenza da talune isolate pronunce di questa stessa Corte, impedirebbe l'applicazione della norma di cui all'articolo 902 Cc, per la quale un'apertura che non abbia i caratteri di veduta o prospetto è considerata come luce, anche se non sono state rispettate le prescrizioni di cui all'articolo 901 ed il vicino ha sempre facoltà che essa sia regolarizzata in conformità delle prescrizioni. Angelohttps://www.blogger.com/profile/01626981126377009503noreply@blogger.com