giovedì 4 agosto 2016

Istituzione di Commissione parlamentare di inchiesta sul disagio sociale e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie

A seguito della presentazione di varie proposte da parte di diversi gruppi parlamentari, l’Assemblea della Camera, il 27 luglio scorso, ha approvato l’istituzione di una Commissione monocamerale d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città italiane e delle loro periferie.

Federabitazione, che ha elaborato idee forti sulla rigenerazione e lo sviluppo urbano, che hanno come fulcro la vitalità dello spazio pubblico in relazione a quello privato (e accogliente) delle case, intende presentare alla neo-costituita Commissione le proposte operative volte a favorire, tra l’altro, la rinascita sociale delle periferie.

In particolare, tale Commissione avrà i seguenti compiti:

a) accertare lo stato del degrado delle città e delle loro periferie, a partire dalle aree metropolitane, con particolare attenzione all'evoluzione della situazione socio-economica e alle implicazioni sociali e della sicurezza, in relazione tra l’altro:

- alla diversa struttura urbanistica e alla densità spaziale delle periferie nonché alle diverse tipologie abitative, produttive e dei servizi;·

- alla composizione sociale della popolazione dei quartieri periferici;

- alle realtà produttive presenti nei territori delle periferie, nonché ai tassi di occupazione, di disoccupazione, di lavoro sommerso e di lavoro precario, con

Borgo S. Spirito, 78 – 00193 Roma – Tel. 0668000464 – Fax. 0668134057

Confederazione Cooperative Italiane – Borgo S. Spirito, 78 – 00193 Roma – Codice Fiscale 80156250583 – www.confcooperative.it – e-mail: federabitazione@confcooperative.it

particolare riferimento alla disoccupazione giovanile e femminile e al fenomeno dei giovani che non lavorano e non sono impegnati in percorsi di istruzione, di formazione o di aggiornamento professionale;

- alla distribuzione delle risorse infrastrutturali nel territorio della aree metropolitane e alla situazione della mobilità;

b) accertare il ruolo delle istituzioni territoriali (regioni, comuni, aree metropolitane, municipalità o circoscrizioni), le modalità previste e messe in opera per favorire la partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla gestione delle politiche rivolte alle periferie, nonché la presenza di organismi di base e di cittadinanza attiva che promuovono tale partecipazione;

c) acquisire le proposte operative che provengono dalle istituzioni territoriali, dalle associazioni locali di cittadine e cittadini, dalle parrocchie, dai sindacati e dalle altre organizzazioni di categoria, dalle organizzazioni rappresentative degli utenti e dei consumatori e dalle organizzazioni delle diverse etnie presenti;

d) verificare lo stato di attuazione dei commi da 340 a 342 dell’art. 1 della 296/2006 concernenti l’istituzione di zone franche urbane finalizzate a contrastare i fenomeni di esclusione sociale negli spazi urbani e favorire l’integrazione sociale e culturale;

e) valutare le esperienze italiane ed europee realizzate nelle quali si è raggiunto un buon livello di integrazione e dove il disagio sociale e la povertà sono stati affrontati con efficaci interventi pubblici e privati;

f) riferire alla Camera dei Deputati proponendo interventi, anche di carattere normativo, al fine di rimuovere le situazioni di degrado delle città e delle loro periferie.

La Commissione d’inchiesta, che avrà la durata di un anno, sarà composta da 20 deputati nominati dal Presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti dei Gruppi parlamentari, e presenterà una relazione alla Camera sulle risultanze delle indagini svolte al termine dei propri lavori e ogni qual volta ne ravviserà la necessità.

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