giovedì 19 novembre 2015

Come facciamo a sapere se le nostre abitazioni sono antisismiche?


Le nostre abitazioni sono a prova di sisma?


Questa è un domanda che si sono posti in molti dopo i tragici eventi che, nel corso degli anni, hanno colpito i territori italiani e non solo. Attualmente in base alle nuove Norme Tecniche per le costruzioni, D.M. 14 gennaio 2008, tutte le regioni italiane sono a rischio sismico, di conseguenza i costruttori hanno l’obbligo di progettare edifici che siano in grado di affrontare il PGA, ovvero il Peak Ground Acceleration, il picco di accelerazione al suolo.
Se questo vale per le nuove costruzioni, ovvero quelle realizzate dal 2008 in poi, qual è la situazione del parco edilizio antecedente? Purtroppo non buona. In base ai dati forniti dall’ANCE, quasi il 60% delle costruzioni sono state realizzate prima del 1971, ed il rimanente 40% sono state comunque costruite prima della nuova zonizzazione sismica, la quale è stata rivista del 2003, quindi in Italia, in totale, ci sarebbero circa 10 milioni di edifici che avrebbero bisogno di interventi di consolidamento e miglioramento.In caso di sisma un edificio in muratura crolla soprattutto a causa della debolezza dei collegamenti strutturali tra pareti e solai, le scosse telluriche minano la resistenza delle pareti, con conseguente cedimento dei piani che finiscono per crollare l’uno sull’altro.


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