lunedì 22 febbraio 2016

Allarme sicurezza: come reagire

Quando un condominio si trova in una zona della città poco sicura, può trovare delle soluzioni per mettersi al riparo da eventuali pericoli?

A quanto pare la risposta è sì: gli abitanti di un condominio di Mestre (VE) hanno votato in assemblea per installare un impianto di recinzioni all'esterno del loro piazzale per tenere fuori il degrado, cioè i malintenzionati che si alternano in continuazione, quali spacciatori, molesti, ubriachi, ecc... Anche se il costo sarà di 30'000 € non se ne poteva più fare a meno.

Il condominio è formato da circa 400 garage e 150 appartamenti, occupati da altrettante famiglie che sono giunte ormai a un punto di non ritorno sulla strada della sopportazione.

Il signor Domenico Vianello si fa portavoce del condominio: Per noi alzare la recinzione è una necessità! Provate voi a vivere con gli spacciatori sotto casa!!! Vede, anche io sono d’accordo, non è giusto recintare tutti i palazzi, ma nel nostro caso non ci sono alternative. Siamo tra il centro di Mestre e la Bissuola, in una zona frequentata dagli spacciatori, soprattutto quando cresce la pressione delle forze dell’ordine sull’area del parco. Per questo recintare è l’unico modo che abbiamo per rendere sicura l’area.

Negli scorsi anni sono state installate 12 telecamere per la videosorveglianza nella zona, qualche risultato c'è stato, ma si tratta di un intervento postumo al reato: una volta che il fatto contrario alla legge si compie e viene sporta formale denuncia, parte l'opera di indagine da parte delle Forze dell'Ordine, che vanno a vedere i video di sorveglianza per scovare i volti dei delinquenti. Queste misure sono volte a punire l'illecito, con la speranza che questo non accada più, non sono volte alla prevenzione, come invece un sistema di sicurezza può fare. 

Il Sindaco sembra appoggiare l'operato del condominio, ma l'assessore alla Sicurezza ha i suoi dubbi, infatti, Giorgio D'Este, commenta così: Capisco che chiudere l’area possa fare sentire più sicuri i residenti, ma non c’è un’emergenza tale da rendere l’intervento una necessità. Non può essere questo lo standard, non è che adesso daremo l’ok alla chiusura di tutte le aree residenziali.

Nel Comune sono già state installate diverse recinzioni del genere, che hanno avuto l'ok da parte degli organi competenti, mentre altre sono state bocciate. Una galleria sotterranea, che di giorno serviva come zona di passaggio mentre la notte diventava zona di bivacco da parte di spacciatori e senza tetto, ha visto l'installazione di cancellate in maniera da venir chiusa all'ora del crepuscolo e riaperta la mattina seguente. Versione simile anche per un altro condominio che ha installato delle apposite inferriate anti-bivacchi che hanno visto una diminuzione delle segnalazioni criminali.

Anche se costruire dei muri non è mai bello, alle volte è un giusto mezzo per proteggere la propria famiglia da eventuali malintenzionati che sempre di più riempiono le pagine delle cronache locali.

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