lunedì 22 febbraio 2016

Soldi spariti e condominio senza acqua calda, denunciato amministratore - Perugia


Perugia

Un intero condominio in rivolta. Pronto a dare battaglia contro quell’esperto amministratore che avrebbe fatto “sparire” nel tempo i loro soldi. Che erano invece stati versati regolarmente per fronteggiare le varie utenze. Il danno e la beffa, quindi. Visto che le tante famiglie che occupano il grande ed elegante palazzo situato a Ferro di Cavallo un bel giorno hanno scoperto di essere morose dal 2013, con la conseguenza di un nuovo esborso pesante e solo in parte rateizzabile. Da qui la denuncia nei confronti di quello che da sempre era considerato non solo un amministratore, ma anche un “uomo di fiducia”. Con un’ipotesi di reato che fa paura: truffa e appropriazione indebita. Ma andiamo per ordine. Improvvisamente piomba come un fulmine a ciel sereno sul condominio (che ha un sistema centralizzato di riscaldamento) una bolletta da capogiro da Enel Energia da 30mila euro. Si tratta di un conguaglio. E subito viene investito del problema l’amministratore. Che afferma: “Provo a contestarla, ma voi nel frattempo continuate a pagare le solite quote in attesa di novità. Costituiremo un fondo per ammortizzare il tutto”. Ma il 16 luglio scorso ecco che l’utenza viene staccata, con la conseguenza che nessuno ha più acqua calda. Esplode la protesta, ma il vecchio amministratore sembra essersi volatilizzato. Scatta un’assemblea urgente, da dove emerge che lo stesso non ha versato quanto dovuto. E le spiegazioni del gestore sono un pugno in pieno volto: “Non avete versato nulla, qui c’è una morosità che parte dal 2013 per un totale di47mila euro”. Nel frattempo le disperate famiglie si affidano ad un nuovo amministratore. E il precedente? “Vi spiegherò tutto al momento del passaggio di consegne”, manda a dire. E all’appuntamento, in un clima a dir poco teso, si presenta con un'assegno da 49mila e 478 euro. Che al momento dell’incasso risulta però scoperto. Siamo al 18 settembre quando le famiglie non possono fare altro che mettere tutto nelle mani di un legale, precisamente l’avvocato Francesco Cerotto. A cui non sfugge che quell’assegno arriva dal conto di un terzo condominio gestito proprio dal furbo amministratore. L’avvocato sporge denuncia. Che di fatto permette di scoperchiare una situazione ancora più grave. Nella quale sembrerebbe che l’uomo, tra l’altro alle prese con problemi di natura economica, attualmente gestisce un mare di condomini in tutto il Perugino. In attesa che l’inchiesta produca effetti, alle povere famiglie non è restato altro da fare che creare un fondo per rateizzare il dovuto. Con rate però troppo corte (così è previsto) e con cifre naturalmente da capogiro. “Siamo costretti a fare sacrifici enormi. - attacca un residente - Questa è una tortura. Ma andremo fino in fondo”.


Fonte: Corriere dell'Umbria

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