Brescia
L’indagine della Procura della Repubblica sull’operato di Matteo Cavellini, amministratore condominiale bresciano indagato per appropriazione indebita, in atto già da qualche mese.
Gli accertamenti della Guardia di Finanza hanno portato alla luce passaggi di denaro sui conti correnti da lui gestiti e su quelli a cui aveva accesso indirettamente in qualità della carica che ricopriva. Qualche decina gli edifici coinvolti, forse di più, per un buco complessivo di cui ancora non si conosce la reale portata ma che, secondo gli inquirenti, potrebbe raggiungere o addirittura superare il milione di euro.
Ancora poco chiaro, comunque, è che fine abbiano fatto tutti questi soldi, nonostante Cavellini, assistito dall’avvocato Alberto Scapaticci, si sia messo a disposizione della Fiamme Gialle per spiegare nel dettaglio le proprie attività.
E forse delucidazioni in merito vorrebbero avere anche i condomini bresciani che si sono visti arrivare fatture di forniture energetiche, saldi di conti in rosso e notifiche di debiti di difficile ricostruzione, per quanto gli amministratori subentrati abbiano cercato di raccogliere la documentazione rilevante. In ogni caso, nonostante le indagini partite ad inizio anno potrebbero essere vicine ad un punto di svolta, vista anche la mole di documenti raccolta nei mesi anche grazie alle perquisizioni degli uffici della società fiduciaria dell’amministratore indagato, continuano ad arrivare segnalazioni di clienti che chiedono conto di “buchi” da migliaia di euro. A questo punto, quindi, ci si aspetta che la vicenda assuma risvolti di carattere penale.
Fonte: qui Brescia
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