Ecobonus 2017 per i condomìni fino al 75%, stabilizzato fino al 2021 e detraibile
in 10 anni. Proroga di 1 anno della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie
e per il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre al 50%.
Gli incentivi fiscali sulla casa saranno estesi ai condomini: maggiore efficienza energetica o adeguamento antisismico e più elevata sarà la riduzione Irpef.
Da dati CRESME-ENEA è emerso che nel corso del 2014 sono stati oltre 11 milioni gli italiani che hanno usufruito del fondamentale strumento delle detrazioni fiscali sulla casa, con una spesa complessiva di 5,8 miliardi di euro. All’interno di questa cifra vanno segnalate le 455.800 persone che hanno effettuato una spesa totale di 3,3 miliardi di euro utilizzando l’Ecobonus 65% per interventi di riqualificazione energetica. I dati affiorano da una analisi delle dichiarazioni dei redditi 2015. Inoltre, secondo le ultime elaborazioni del centro studi CRESME, su dati del ministero delle Finanze, ad aprile scorso gli italiani hanno avviato interventi per oltre 1,9 miliardi di euro, pari al 5% in più rispetto al valore registrato nello stesso mese del 2015.
Per le ristrutturazioni la proroga è solo per i 2017, per l’agevolazione del 65% sulla riqualificazione energetica la stabilizzazione è di 5 anni fino al 2021 se le spese sostenute riguardano le parti comuni dei condomini. Per i condomini che non hanno immediata disponibilità di risorse per sostenere i lavori ci sarà la possibilità di cedere i crediti anche a soggetti terzi e non solo alle ditte che eseguono i lavori. A queste agevolazioni va ad aggiungersi il nuovo sismabonus, una detrazione Irpef per le spese sostenute per adeguare gli immobili che ricadono in zone ad alta pericolosità sismica.
Queste alcune delle novità contenute nella nuova legge di bilancio approvata a ottobre dal Governo.
- Ecobonus 2017-2021
La detrazione del 65% è prorogata a fine 2017 e
per 5 anni, fino al 2021, per gli interventi sulle
parti comuni degli edifici condominiali (e degli
Istituti autonomi per le case popolari), consiste
in una detrazione dovuta per gli interventi
di miglioramento dell’efficienza energetica degli
edifici, ovvero la detrazione Irpef del 65% dei costi
sostenuti ripartita in 10 quote annuali di pari
importo, sino a un limite massimo di:
• 30.000 euro, per gli interventi di sostituzione
di impianti di climatizzazione invernale;
• 60.000 euro, per le opere di riqualificazione
dell’involucro di edifici esistenti, e per l’installazione
di pannelli solari per la produzione di acqua
calda (solare termico);
• 100.000 euro, per gli interventi di riqualificazione
energetica globale.
Dal 2017, se l’intervento interesserà l’intero involucro
dell’edificio, il contribuente potrà ottenere
delle detrazioni più alte, pari:
• al 70% dei costi, se gli interventi avranno un’incidenza
superiore al 25% della superficie disperdente
lorda dell’intero edificio;
• al 75% dei costi, se il lavoro sarà finalizzato a
migliorare la prestazione energetica invernale ed
estiva.
Per accedere all’eco bonus è necessario presentare
i seguenti documenti:
• fattura relativa alle spese sostenute;
• bonifico parlante, indicante la causale del versamento,
il numero e la data della fattura, i dati del richiedente
la detrazione(che può anche essere diverso
dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.
Per gli interventi consistenti, come la riqualificazione
globale e l’isolamento dell’edificio, deve
essere trasmessa la seguente ulteriore documentazione
all’Enea:
• APE (attestato di prestazione energetica) redatto
da un professionista abilitato e indipendente
dalla ditta che esegue i lavori;
• Asseverazione, ovvero la certificazione dei produttori
necessaria per caldaie, finestre e infissi;
• scheda informativa, ossia un documento che
contiene i dati identificativi del soggetto, dell’immobile
e la quantificazione del risparmio energetico
conseguente all’intervento.
- Incentivi per ristrutturazioni
• i proprietari dell’immobile su cui sono effettuati
gli interventi;
• i conduttori dell’immobile (inquilini);
• i nudi proprietari;
• gli usufruttuari;
• i comodatari;
• i familiari conviventi (purché siano loro a sostenere
le spese e risultino intestatari di bonifici
e fatture).
Gli interventi agevolabili consistono in lavori interni
effettuati su immobili esistenti e oltre alle
spese per la realizzazione, è possibile detrarre
anche i costi di progettazione, le prestazioni professionali
inerenti, le perizie e i sopralluoghi. Nel
dettaglio, come anche precisato dalla Circolare n.
35/E/2009 dell’Agenzia delle Entrate, gli interventi
incentivabili sono per opere di:
• manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni
dell’edificio);
• manutenzione straordinaria;
• ristrutturazione edilizia;
• recupero e risanamento conservativo.
Gli interventi detraibili devono poi riferirsi alle
seguenti componenti dell’immobile:
• impianto idraulico ed elettrico;
• inferriate fisse;
• soppalco;
• pareti interne ed esterne;
• scale ed ascensore;
• cablatura;
• porta blindata;
• vetri antisfondamento;
• cassaforte a muro;
• impianto di allarme e sistemi anti-intrusione;
• allargamento porte e finestre;
• pavimentazione esterna;
• facciata ed intonaci esterni;
• canna fumaria;
• citofoni, videocitofoni e telecamere;
• caldaia, caloriferi e condizionatori;
• abbattimento delle barriere architettoniche e la
realizzazione di ogni strumento che, attraverso la
comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di
tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la
mobilità interna ed esterna all’abitazione per le
persone portatrici di handicap gravi;
• balconi e verande;
• box auto;
• contenimento dell’inquinamento acustico (isolamento).
Per accedere al bonus sarà necessario esibire:
• fattura relativa alle spese sostenute;
• bonifico parlante, indicante la causale del versamento,
il numero e la data della fattura, i dati del richiedente
la detrazione (che può anche essere diverso
dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario;
• dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti
una data di inizio lavori: può trattarsi di una comunicazione
al Comune in cui si trova l’immobile,
o di un titolo abilitativo comunale. Nel caso
in cui questi documenti non siano obbligatori, è
sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto
di notorietà.
- Bonus mobili
• grandi elettrodomestici (frigorifero, congelatore,
lavastoviglie, forno, lavatrice, asciugatrice,
tutti di classe non inferiore alla A+, tranne il forno,
per il quale è sufficiente la classe A);
• arredi di uso quotidiano (armadi, letti, sedie,
tavoli, mensole, cassettiere, ecc.);
• componenti della cucina (basi, credenze, ecc.) e
mobili contenitori per il bagno.
- Sismabonus anche per condomini
Il tetto massimo di spesa sul quale potrà essere
applicata la detrazione sarà pari a 96.000 euro.
La detrazione potrà salire al 70% o all’80%, a seconda
della classe di rischio ottenuta grazie agli
interventi e sino all’85% se i lavori riguarderanno
un intero condominio.
di Annalisa Galante
Membro del Comitato Scientifico Abitare Biotech
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