martedì 16 maggio 2017

Il comfort acustico degli edifici

La materia specifica è regolata da uno strumento legislativo poco chiaro, basti infatti pensare come per legge l’insonorizzazione è obbligatoria dal 1998 ma non sono richieste progettazioni o prove specifiche particolari bastando che il Direttore dei Lavori dichiari che l’insonorizzazione esiste e che risponde ai requisiti di legge.

Lo sviluppo urbanistico che ha caratterizzato l’Italia negli ultimi decenni ha prodotto una notevole espansione delle aree abitate con un conseguente, ed esponenziale, aumento delle costruzioni e della densità abitativa senza che molto spesso, questo sviluppo venisse accompagnato da un’adeguata politica di contenimento del rumore. Oggi sempre di più a determinare il disagio acustico che affligge la maggior parte delle abitazioni cittadine, non concorrono solamente fattori esterni come il traffico e le attività produttive, ma anche altri rumori, non meno fastidiosi e che vengono percepiti all’interno degli appartamenti prodotti dall’attività dei vicini o dal funzionamento di apparecchiature tecniche come ascensori, impianti di riscaldamento, climatizzatori ecc...
Pressocchè ogni giorno ormai gli amministratori di condominio si trovano di fronte a disagi prodotti da una cattiva insonorizzazione degli ambienti quando, ad esempio, dal piano superiore si sente distintamente del rumore riconducibile a spostamenti di mobili, a passi un po’ più pesanti, oppure quando si riescono addirittura a distinguere i dialoghi nei locali adiacenti.
Tutti questi disagi nel tempo possono ingenerare anche stress e disturbi psico-fisici portando spesso a discussioni tra vicini potendosi configurare anche il reato di molestie fino ad arrivare, nei casi più gravi, al nuovo reato di stalking condominiale introdotto con una recente sentenza, la nr. 26878/2016, dalla Corte di Cassazione che ha creato questa particolare applicazione giurisprudenziale confermando la condanna per stalking a carico di un condomino che aveva esasperato un suo vicino di casa fino al punto da provocargli un grave stato di ansia, costringendolo a sottoporsi a terapie tranquillanti e ad assentarsi dal lavoro.
Come noto per il reato di stalking è prevista la reclusione da sei mesi a quattro anni, in quanto si inserisce nella categoria dei reati abituali (Cassazione nr. 20993/2012) per la cui configurabilità sono sufficienti anche “due sole condotte di minaccia o molestia” come tali idonee a costituire la reiterazione prevista dalla norma a differenza del reato di molestie che, invece, viene punito con l’arresto fino a sei mesi o con un’ammenda fino a 516,00 Euro.
Per fare fronte a questa difficile situazione, spesso causa di un vero e proprio disagio sociale, se è vero che si rende necessario richiamarsi all’impegno di tutti , in primo luogo da parte di coloro che per primi sono chiamati alla progettazione ed alla realizzazione degli edifici invitandoli a migliorare l’insonorizzazione acustica dei fabbricati così da proteggere per quanto più possibile gli occupanti dal subire rumori indesiderati, è altrettanto vero che la materia specifica è purtroppo regolata da uno strumento legislativo poco chiaro, che lascia ampi spazi alla non sempre scontata serietà da parte di chi progetta e di chi costruisce; basti infatti pensare come per legge l’insonorizzazione, si, obbligatoria dal 1998 ma non sono richieste progettazioni o prove specifiche particolari bastando che il Direttore dei Lavori dichiari che l’insonorizzazione esiste e che risponde ai requisiti di legge.
La materia tecnica risulta poi di difficile comprensione, quasi riservata ad una ristretta cerchia di esperti.
la Sezione ANACI di Bolzano ha ritenuto interessante ed utile concedere il proprio patrocinio gratuito al convegno organizzato dal Collegio dei geometri laureati della Provincia di Bolzano allo scopo di offrire ai propri associati la possibilità di accedere, attraverso un linguaggio semplice, ad una preparazione di base in materia di comfort acustico negli edifici allo scopo di acquisire maggiori nozioni sulla normativa vigente in materia, sia per fornire un complesso di conoscenze e di informazioni tecniche e procedurali utili per affrontare in modo consapevole i più importanti aspetti focalizzando l’attenzione sull’ambiente bagno, spesso causa di malumori e lamentele tra condomini.
Si è voluto stimolare l’attenzione dei nostri associati in modo da promuovere una maggiore sensibilità per un problema che, come detto, aumenta in maniera esponenziale di giorno in giorno impoverendo la qualità della vita dei condomini che, giustamente, si rivolgono al proprio amministratore di condominio per avere un aiuto concreto.

di Marco Lombardozzi
Presidente ANACI Bolzano

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