La materia specifica è regolata da uno strumento legislativo poco chiaro, basti infatti pensare come per legge l’insonorizzazione è obbligatoria dal 1998 ma non sono richieste progettazioni o prove specifiche particolari bastando che il Direttore dei Lavori dichiari che l’insonorizzazione esiste e che risponde ai requisiti di legge.
Lo sviluppo urbanistico che ha caratterizzato
l’Italia negli ultimi decenni ha prodotto una
notevole espansione delle aree abitate con un
conseguente, ed esponenziale, aumento delle costruzioni
e della densità abitativa senza che molto
spesso, questo sviluppo venisse accompagnato da
un’adeguata politica di contenimento del rumore.
Oggi sempre di più a determinare il disagio acustico
che affligge la maggior parte delle abitazioni
cittadine, non concorrono solamente fattori
esterni come il traffico e le attività produttive, ma
anche altri rumori, non meno fastidiosi e che vengono
percepiti all’interno degli appartamenti prodotti
dall’attività dei vicini o dal funzionamento di
apparecchiature tecniche come ascensori, impianti
di riscaldamento, climatizzatori ecc...
Pressocchè ogni giorno ormai gli amministratori di
condominio si trovano di fronte a disagi prodotti
da una cattiva insonorizzazione degli ambienti
quando, ad esempio, dal piano superiore si sente
distintamente del rumore riconducibile a spostamenti
di mobili, a passi un po’ più pesanti, oppure
quando si riescono addirittura a distinguere i dialoghi
nei locali adiacenti.
Tutti questi disagi nel tempo possono ingenerare
anche stress e disturbi psico-fisici portando spesso
a discussioni tra vicini potendosi configurare anche
il reato di molestie fino ad arrivare, nei casi
più gravi, al nuovo reato di stalking condominiale
introdotto con una recente sentenza, la nr.
26878/2016, dalla Corte di Cassazione che ha
creato questa particolare applicazione giurisprudenziale
confermando la condanna per stalking a
carico di un condomino che aveva esasperato un
suo vicino di casa fino al punto da provocargli un
grave stato di ansia, costringendolo a sottoporsi
a terapie tranquillanti e ad assentarsi dal lavoro.
Come noto per il reato di stalking è prevista la reclusione da sei mesi a quattro anni, in quanto
si inserisce nella categoria dei reati abituali (Cassazione
nr. 20993/2012) per la cui configurabilità
sono sufficienti anche “due sole condotte di minaccia
o molestia” come tali idonee a costituire
la reiterazione prevista dalla norma a differenza
del reato di molestie che, invece, viene punito con
l’arresto fino a sei mesi o con un’ammenda fino a
516,00 Euro.
Per fare fronte a questa difficile situazione, spesso
causa di un vero e proprio disagio sociale, se è
vero che si rende necessario richiamarsi all’impegno
di tutti , in primo luogo da parte di coloro che
per primi sono chiamati alla progettazione ed alla
realizzazione degli edifici invitandoli a migliorare
l’insonorizzazione acustica dei fabbricati così da
proteggere per quanto più possibile gli occupanti
dal subire rumori indesiderati, è altrettanto vero
che la materia specifica è purtroppo regolata da
uno strumento legislativo poco chiaro, che lascia
ampi spazi alla non sempre scontata serietà da parte
di chi progetta e di chi costruisce; basti infatti
pensare come per legge l’insonorizzazione, si, obbligatoria
dal 1998 ma non sono richieste progettazioni
o prove specifiche particolari bastando che
il Direttore dei Lavori dichiari che l’insonorizzazione
esiste e che risponde ai requisiti di legge.
La materia tecnica risulta poi di difficile comprensione,
quasi riservata ad una ristretta cerchia di
esperti.
la Sezione
ANACI di Bolzano ha ritenuto interessante ed utile
concedere il proprio patrocinio gratuito al convegno
organizzato dal Collegio dei geometri laureati
della Provincia di Bolzano allo scopo di offrire ai
propri associati la possibilità di accedere, attraverso
un linguaggio semplice, ad una preparazione di
base in materia di comfort acustico negli edifici
allo scopo di acquisire maggiori nozioni sulla normativa
vigente in materia, sia per fornire un complesso
di conoscenze e di informazioni tecniche e
procedurali utili per affrontare in modo consapevole
i più importanti aspetti focalizzando l’attenzione
sull’ambiente bagno, spesso causa di malumori
e lamentele tra condomini.
Si è voluto stimolare l’attenzione dei nostri associati
in modo da promuovere una maggiore sensibilità
per un problema che, come detto, aumenta in
maniera esponenziale di giorno in giorno impoverendo
la qualità della vita dei condomini che, giustamente,
si rivolgono al proprio amministratore di
condominio per avere un aiuto concreto.
di Marco Lombardozzi
Presidente ANACI Bolzano
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