venerdì 15 settembre 2017

Termovalvole: attento a chi non è ancora in regola!

Quando arriva il freddo si torna a parlare di riscaldamento e quindi di come ridurre i consumi. L'intervento da parte dello Stato importante è quello di imporre le termovalvole: lo scorso 30 giugno scadeva l'obbligo di mettersi in regola con l'installazione di valvole e contabilizzatori per gli impianti a impianto di riscaldamento centralizzato. Non è stato predisposto un censimento degli impianti (questo per fortuna, almeno un attimo di burocrazia evitata), ma le associazioni di categoria stimano che almeno il 20% degli condomini non abbia ancora aggiornato i propri impianti.

Da dove arriva l'obbligo
L'obbligo di predisporre questi strumenti di regolazione, si è reso necessario a livello europeo onde evitare sprechi energetici: con questi strumenti possiamo agevolmente predisporre la potenza del calore e le ore in cui ha bisogno di usarlo, conteggiare i consumi. Grazie alla Direttiva Comunitaria 2012/27/CE, che ha imposto anche sanzioni efficaci ed esaustive. L'Italia, come altri paese europei, ha recepito questa norma e legiferato con i Decreti 102/2014 e 141/2016.

Un trimestre con molto lavoro
Ora arrivando l'inverno, ed essendoci l'obbligo di installazione, si avrà un trimestre caldo per chi non è ancora in regola, si dovrà progettare, installare e occupare tutta la filiera del settore della termoregolazione. Purtroppo, come accade sempre, solo quando se ne ha bisogno si fanno i lavori, e difficilmente si pensa al lungo periodo: invece di fare queste installazioni nel periodo primaverile ed estivo, a impianti spenti, si è atteso l'arrivo del freddo. C'è da attendersi che non prima di un quinquennio i condomini saranno tutti a norma.

Le senzioni
Chi non è ancora a norma, cioè i condomini che non ancora deliberato l'installazione e fatto eseguire i lavori per tempo, rischia di ricevere un'ammenda dai 500 ai 2'500 € per OGNI unità immobiliare. La responsabilità non è da imputarsi all'amministratore ma è dei singoli cittadini. Le ispezioni scattano per ogni singola regione e sono a campione: le regioni dotate di un catasto degli impianti, che non hanno ricevuto l'adeguato aggiornamento dei loro archivi, avranno maggiore facilità di trovare gli non è ancora in regola.

Le società
C'è da valutare la possibilità per niente bassa, che quando si arriverà ad accendere le caldaia, le società di manutenzione degli impianti potranno chiedere esse stesse, la risoluzione dei contratti con quei condomini che non si sono messi in regola, visto che queste società hanno il ruolo di terzo responsabile, cioè responsabile per la collettività dei condomini, di fronte alla legge.

La scappatoia
C'è la possibilità data dalla norma, di attestare da parte di un professionista, che l'installazione di questi elementi sia controproducente o non conveniente per il proprio palazzo. Tuttavia queste sono soggette a controlli, e anche i tecnici che sono chiamate ad attestare questo, non possono farlo tanto alla leggere, essendo le loro relazioni soggette a controlli. “Occorre che un tecnico abilitato verifichi e garantisca la mancanza di convenienza dell’installazione dei dispositivi per la termoregolazione.” Vuol dire che se il costo delle valvole, anche in termini di energia usata a crearla, crea un effetto controproducente sul lungo periodo, allora si possono non installare, ma questo è altamente instabile e non sempre sicuro. 











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