Il rapporto annuale del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri segnala un aumento delle
immatricolazioni. Gli studi in ingegneria si confermano al primo posto per numero di iscrizioni.
Dopo un lungo periodo di flessione, torna ad aumentare la quota di giovani diplomati che si iscrive
all’Università. Si consolidano dunque i segnali positivi emersi nel corso degli ultimi due anni, tanto che la
quota di immatricolati arriva a sfiorare, nell’anno accademico 2016/17, il 60% dei diplomati della scuola
secondaria superiore.
E’ quanto emerge dal consueto rapporto annuale redatto dal Centro Studi del Consiglio Nazionale
Ingegneri. Il documento attesta anche che i corsi di laurea attinenti alle materie ingegneristiche si
confermano la principale scelta dei giovani, dato che raccolgono oltre il 15% degli immatricolati. Tuttavia
viene confermato anche il progressivo declino delle immatricolazioni nelle classi del settore civileambientale.
Gli immatricolati hanno superato complessivamente, nell’anno accademico in esame, 274mila unità, il 5,2%
in più dei circa 260 mila dell’anno accademico precedente, di cui quasi 42mila hanno optato per un corso di
laurea in ingegneria (nell’anno accademico 2015/2016 erano stati 40.555). Ma mentre i corsi del settore
industriale e dell’informazione continuano a riscuotere un crescente successo (rispettivamente +7,3% e
+4,3% di nuovi iscritti), quelli relativi al ramo civile ed ambientale proseguono la fase di flessione. Dopo una
crescita prolungata, si è abbassata anche nel 2016/2017 la quota di donne immatricolate ai corsi
ingegneristici: per la prima volta negli ultimi 7 anni, sotto il 25%.
Sono questi i principali risultati emersi dall’indagine basata sull’elaborazione dei dati forniti dall’Ufficio
statistica del MIUR.
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