Sempre più frequenti i problemi tra proprietario ed inquilino: costi per procedere allo sfratto

Sfrattare un inquilino per morosità costa ai proprietari degli appartamenti fino a 10.000,00 euro, calcolando un affitto medio di 500,00 Euro al mese, le spese condominiali e quelle legali; a questo si aggiunga un’attesa di almeno un anno.

Lo sfratto per morosità non è affatto raro tanto che i dati ministeriali relativi al 2014 registrano, su base nazionale, 77.278 sfratti, di cui il 90% per morosità, ovvero il 5% in più circa rispetto all’anno 2013.

Nel dettaglio il danno economico medio per il proprietario viene calcolato in una cifra attorno ai 5.000,00 Euro, data dalla mancata corresponsione dei canoni di locazione (media calcolata su 10 mesi, dall’inizio della morosità alla data di convalida di sfratto comprendendo il termine di grazia di 3 mesi), in 1.200,00 Euro le spese legali ed in 1.000.00 Euro i danni. A queste voci si aggiungono le spese condominiali, spesso rilevanti, che devono essere sostenute interamente dal proprietario.

Per quanto riguarda i tempi, nella migliore delle ipotesi, lo sfratto richiede circa un anno di tempo perché il proprietario rientri in possesso dell’immobile considerando la fase di convalida dello sfratto, la fase esecutiva, che, con l’opposizione dell’inquilino, potrà comportare la necessità di diversi accessi da parte dell’ufficiale giudiziario; una fase che può prolungarsi per nove mesi.

Se i tempi sono stabiliti dalla legge e non esistono, quindi, margini di manovra per accorciare l’iter, sulle conseguenze economiche, invece, il proprietario può tutelarsi con una delle tante soluzioni anti-morosità presenti sul mercato che gli permettono di recuperare il mancato pagamento dei canoni di locazione fino ad un numero massimo di mensilità prestabilito, il pagamento delle spese legali fino ad un tetto massimo prestabilito ed anche il pagamento dei danni arrecati all’immobile e le mancate spese condominiali.