sabato 6 febbraio 2016

Condòmini truffati, l'amministratore: Ignoravo di essere indagato. E spuntano i bonifici-patacca - Bologna



Bologna

L’amministratore del palazzo di piazza Trento e Trieste: "Chiarirò tutto"

«NON SAPEVO assolutamente di essere indagato». Il ragionier Piero Presempi, 53 anni, raggiunto telefonicamente dal ‘Carlino’, preferisce non parlare del maxi-buco scoperto in alcuni condomini da lui amministrati. La vicenda, rivelata ieri dal nostro giornale, sembra ricalcare quella di tanti altri amministratori che, nel corso degli anni, hanno lasciato il segno in città, accumulando debiti finché le vittime, ovvero gli inconsapevoli inquilini dei palazzi, non si ritrovavano con il riscaldamento staccato. «Mi sono rivolto a un avvocato, che mi ha chiesto di non dire nulla —sottolinea Presempi—, ma a breve comunicheremo la nostra risposta sulla vicenda». Il supercondominio di piazza Trento e Trieste 1, 2 e 2/2, non è l’unico ad essere rimasto scottato dalla gestione del ragionier Presempi. Anche in via Murri 43-45 hanno vissuto la stessa spiacevole esperienza.


«A SETTEMBRE del 2013 — racconta Giulio Biasion, che ha un ufficio nel palazzo — ci siamo accorti, in seguito a una comunicazione di Hera, che la bolletta del gas non veniva pagata da diversi mesi, per un debito accumulato di circa 30mila euro». Subito, all’assemblea condominiale, proprietari e residenti hanno affrontato l’amministratore. «Abbiamo contestato i conti che lui ci ha presentato — racconta Biasion —, allora è andato nel suo ufficio in via San Giuliano ed è tornato mostrandoci delle ricevute di bonifici in favore di Hera. A quel punto ci siamo un po’ tranquillizzati, pensando almeno che il debito fosse di ammontare inferiore». Invece, «abbiamo poi scoperto dagli accertamenti a Hera che quei bonifici erano stati disposti on line e annullati subito dopo la stampa del documento. Dopo di che, gli abbiamo ritirato le deleghe e abbiamo nominato un nuovo amministratore, che però sta facendo una fatica incredibile a ricostruire la contabilità del palazzo». Il ragionieri Presempi non è sparito ma, ai condomini, «ha detto che aveva delle difficoltà e che pian piano sarebbe rientrato».

IL BUCO potrebbe interessare anche altri palazzi e l’ammontare, a una stima ancora approssimativa, non sarebbe inferiore al mezzo milione. Le indagini sul caso sono condotte dal Guardia di finanza e coordinate dal pm Luca Tampieri, che ha ipotizzato le accuse di appropriazione indebita e truffa. Il perito che ha analizzato i conti del complesso di piazza Trento e Trieste ha calcolato in 134mila euro le uscite prive di giustificazione, riscontrando anche spese personali come il pagamento di un hotel in Svizzera e di pratiche automobilistiche.


Fonte: il resto del Carlino

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