lunedì 29 febbraio 2016

Maltempo: allagato lo scantinato

Arriva il maltempo, se una volta si era felici di due giorni di pioggia nei quali si poteva stare tranquilli nelle proprie abitazioni, magari sotto le coperte, ora ogni volta che il tempo minaccia pioggia, nasce un senso di inquietudine. Il clima è cambiato, la pioggia non scende più regolarmente ma si hanno dei picchi alluvionali dove per poche ore scende tutta la pioggia dell'anno. 

Dopo poco che piove, per sicurezza si scende nello scantinato e si levano le auto, portandole in strada, magari in una zona un attimo rialzata, per essere sicuri e poter tornare sotto le coperte a godersi il rumore della pioggia.

Ma se così non si può fare? Quando si è al lavoro, oppure in piena notte, se non si riesce a intervenire in tempo si rischia che la pioggia anneghi la vostra automobile: se siete assicurati, se esiste un'assicurazione condominiale che copre eventuali danni, si potrebbe riuscire a recuperare qualcosa. Perché se il condominio è provvisto di impianto di defluvio e pompaggio delle acqua meteoriche, ma questi non funzionano correttamente, allora il condominio stesso dovrà risarcire i proprietari dei locali allagati. Non esiste la scusa dell'eccezionalità dell'evento, infatti questo dovrebbe essere previsto dagli ingegneri che dovranno progettare un sistema per il defluvio delle acque anche in caso di eccezionalità.

Difatti la sentenza, del 29/01/2013 della Corte d'Appello di L'Aquila, sentenza dell'11/10/2012 n. 1147:

la responsabilità di cui all'art. 2051 cod. civ., prevista per i danni cagionati da cose in custodia, presupponga la sussistenza di un rapporto di custodia della cosa e una relazione di fatto tra un soggetto e la cosa stessa, tale da consentire il potere di controllarla, di eliminare le situazioni di pericolo che siano insorte e di escludere i terzi dal contatto con la cosa; detta norma non dispensa il danneggiato dall'onere di provare il nesso causale tra cosa in custodia e danno, ossia di dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa, mentre resta a carico del custode offrire la prova contraria alla presunzione “iuris tantum” della sua responsabilità, mediante la dimostrazione positiva del caso fortuito, cioè del fatto estraneo alla sua sfera di custodia, avente impulso causale autonomo e carattere di imprevedibilità e di assoluta eccezionalità”



Ma esistono soluzioni che possano mettere in sicurezza il garage in modo definitivo contro l'alluvione? 


Sì! Perché sì? Ve lo illustrerò tra poco punto per punto. 

Innanzitutto serve che le acque d'infiltrazione possano defluire correttamente: se il garage sotterraneo è ben progettato, sarà presente un'intercapedine tra la parete esterna del condominio e la parte controterra, l'intercapedine deve avere una dimensione tale da poter essere ispezionabile da una persona, quindi con una larghezza di almeno 60 cm, in maniera che un tecnico ci possa entrare e installare eventuali pompe di sentina, pulire dal fango, ecc... Inoltre il livello di calpestio dell'intercapedine deve essere più basso di quello del garage, in maniera che le acque siano più basse e non si infiltrino a livello del pavimento del garage. Tale livello dovrà avere una pendenza in maniera che l'acqua possa confluire naturalmente nei pozzetti dove sono presenti le pompe di sentina che succhiano e portano via l'acqua.

Importante da dire due cose relative alle pompe di sentina: la prima è che dovranno essere acquistate quelle predisposte a succhiare acqua e fango, in maniera che non si inceppino. La seconda, importante, è relativa all'impianto elettrico: perché è già capitato che l'impianto non fosse a tenuta stagna e anche se fatto bene, dopo pochi mesi di vita l'umidità accumulata sommata all'acqua dovuta alla pioggia, facesse saltare l'impianto: a quel punto anche se il numero delle pompe è sufficiente, o addirittura esuberante, ma l'impianto elettrico salta, e si ha l'allagamento dell'interrato.

Per la pendenza dei canali dell'intercapedine va bene un centimetro ogni metro: dovete valutare dove predisporre i pozzetti, cioè degli elementi dove l'acqua si possa accumulare e dove installare le pompe. 

Posso dare un ultimo consiglio: attenzione a non sottovalutare il pericolo, l'acqua è una minaccia, sia per le vostre cose ma soprattutto è un rischio per la vostra vita. Sempre attenti a giudicare la situazione, fate una corretta manutenzione degli impianti, non fidati di professionisti che vi fanno preventivi troppo bassi, o che vi dicono che questo o quello non servono. 

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