venerdì 4 novembre 2016

Perché Norcia è crollata: analisi diretta sul luogo

Questi sono alcuni scatti della situazione attorno a Norcia... Mura crollate, torri e campanili divelti, ecco perché sono crollati:

Un pezzo di strada chiusa, dove il sisma ha creato un cedimento del terreno sottostante andando a creare uno scalino di 40 cm. Tuttavia la strada non viene chiusa ai mezzi (camion compresi), pur essendoci un rischio evidente.


Il tipico caso del crollo dovuto a un elemento pesante e infinitamente rigido: il solaio in cemento armato. Le mura della città di Norcia sono realizzate con delle pietre piccole, mal apparecchiate e con una Malta di debole aderenza. Il risultato è che si sono sbriciolate in più punti, e sotto il peso di questa lastra, è scivolata restando completamente intatta.


Purtroppo lo scatto è buio, ma sarà meglio commentato più avanti: dopo il primo terremoto si sono fessurati diversi manufatti di importanza storica incredibile (come chiese e campanili), quindi si era già intervenuti per metterli in sicurezza, come questo caso, con quella che si chiama in gergo 'cerchiatura': collegate delle tavole al muro si inseriscono dei tiranti in acciaio che legano la muratura, permettendo che si comporti come un pilastro unico e che resista di più. L'intervento in questo caso non è stato malvagio, tuttavia non era previsto il terremoto del 30 ottobre: ora pur essendo la parte superiore ancora perfettamente salda a se stessa (cioè la cerchiatura ha tenuto) è successo che la parte sottostante si è indebolita, andando a creare un colosso a una certa altezza che rischia di ribaltarsi o di scivolare o addirittura di schiacciare il muro sotto di se.


La torre ha espulso gli angoli e la parete: le mura sembrano essere a sacco, cioè due finiture esterne e all'interno completate con Malta e pietrame vario. Una tecnica che è stata copiata dagli antichi romani, che tuttavia, rinforzavo le loro mura inserendo dei 'diatoni', cioè pietre di lunghezza tale da poter andare a collegare i due paramenti murari esterni, questo fa sì, che se ben disposti (uno ogni 2 metri), permettono al muro di restare unito ed evitare che si aprì. Non è successo così.


Foto evidentemente non mia, è uno scatto di un drone che filmava i giorni prima del crollo della chiesa di San Benedetto: quando è crollata mi sono chiesto il perché? Difatti è una struttura che qualche scossa nella sua vita l'ha sentita, e non si era nemmeno venata, solo qualche tegole che è partita e che è stata risistemata onde evitare che cadi in testa a qualche passante. Ma da questa foto è evidente un particolare che mi era sfuggito: il tetto della chiesa è in cemento armato. Sarà stato fatto qualche anno fa, poiché la mentalità e la poca conoscenza sul movimento delle strutture in murature facevano pensare che più queste si avvicinassero al cemento armato più fossero sicure: inserimento di travi di cemento sulla sommità dei muri, realizzare solai e tetti in cemento armato, inserire, se capitava, un pilastro in cemento armato in mezzo alla muratura e tante prassi che oggi si definiscono stupidaggini. Difatti la chiesa di San Benedetto è stata schiacciata dal peso del suo tetto! 


Il centro di Norcia è una landa desolata, si poteva entrare volendo, ma il rischio è troppo elevato. I vigili del fuoco accompagnano personalmente dentro i residenti che vogliono recuperare due cose, come i vestiti per non sentire il freddo in macchina la notte.

scritto da:
Ing. Raiko Radiuk

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