Si è concluso finalmente un lungo cammino che ha portato alla revisione ed all’aggiornamento di un cavallo di battaglia caro ad ANACI quale la norma UNI 10801:1998.
Come noto ANACI negli ultimi anni ha puntato
molto, con il progetto APQ, ANACI Progetto
Qualità, al rilancio della certificazione delle competenze
nella convinzione che in questo modo
venissero riconosciute dal mercato l’esperienza e
la competenza professionale della figura dell’amministratore
di condominio, una professione non
regolamentata dalla legge attraverso uno specifico
ordine professionale. E’ ormai assodato infatti
come la figura dell’amministratore debba oggigiorno
essere in possesso di molteplici conoscenze,
siano esse economiche, tecniche, giuridiche,
fiscali, relazionali e che debba occuparsi anche
della gestione dei servizi tecnologici e manutentivi
negli edifici, affrontando molteplici attività
gestionali, che vanno da quelle più tradizionali,
legate alla manutenzione, alla sicurezza ed al risparmio,
a quelle più innovative, relative all’energia,
alla domotica ed alla smart city.
La campagna di sensibilizzazione verso gli associati
e verso il mondo esterno messa in atto negli ultimi
anni da ANACI ha dato risultati di tutto rispetto,
provocando un rinnovato interesse sulla stessa da
parte degli enti di certificazione e portando buona
parte delle altre associazioni ad iniziare a parlarne
avendone capito e colto l’importanza, complice sicuramente
anche la legge nr. 4/2013.
Qualità e certificazione delle competenze sono
diventati improvvisamente, a cavallo tra il 2014
ed il 2015 argomento di confronto e, in certi casi,
strumento pubblicitario per molte associazioni
che hanno iniziato, seguendo la strada tracciata
da ANACI, a spingere i propri associati alla certificazione
delle proprie competenze salvo poi progressivamente
perdere lo slancio iniziale.
Non per ANACI, infatti preso atto dell’indubbia
esigenza di aggiornare la norma, con i suoi 15
anni di vita, alle nuove disposizioni normative
ed al mutato contesto sociale, economico e professionale
del paese l’allora presidente nazionale
Pietro Membri decise di istituire un gruppo di lavoro
con il preciso scopo di elaborare e presentare
una proposta di revisione della norma.
I lavori del gruppo di lavoro, di cui oltre allo stesso
Pietro Membri facevano parte Giuseppe Merello,
Andrea Finizio, Ugo Calò, Claudio Belli e Marco
Lombardozzi iniziarono immediatamente fino a
giungere a compimento, nell’arco dell’anno 2014, con la presentazione della proposta di aggiornamento
della Norma UNI 10801:1998 all’Ente Italiano
di Normazione UNI che istituì immediatamente
una specifica commissione.
I lavori della Commissione Centrale Tecnica UNI, a
cui ha sempre partecipato come parte attiva ANACI
rappresentata di volta in volta dal Presidente
Nazionale Francesco Burrelli, dal past president
Pietro Membri, dal Segretario Nazionale Andrea
Finizio e dal componente della Giunta nazionale
con delega specifica Marco Lombardozzi, si sono
svolti conformemente a quanto dettato dal quadro
europeo delle qualifiche (European Qualifications
Framework - EQF), oltre che dalle linee guida UNI
per l’elaborazione di norme specifiche sulle professioni
non regolamentate sulla scia di quanto
previsto dalla legge 4/2013 e si sono protratti,
con incontri pervisti a cadenze regolari, fino a
terminare in data 27 ottobre 2016 con l’approvazione
del testo finale della nuova Norma che è
stata successivamente ratificata da parte del Presidente
dell’UNI entrando a fare parte del corpo
normativo il 10 novembre 2016 come Norma UNI
10801:2016.
Per comprendere facilmente quanto fosse ormai
non più rimandabile l’aggiornamento della norma
basti pensare, ad esempio, al fascicolo di condominio,
ovvero l’allegato (A) composto di 26
punti che è stato completamente rivisitato così
da costituire un elemento fondamentale nella
complessa gestione dei servizi manutentivi del
condominio, a tutto vantaggio della sicurezza.
Dal lontano 1998 erano inoltre entrati in vigore
il DPR n.151/2011 che modifica la normativa
sul certificato prevenzione incendi, il T.U.S. Testo
unico sulla sicurezza n. 81/2008 ed il T.U.E
n.308/2001, erano intervenute rilevanti modifiche
relative al certificato di conformità degli
impianti elettrici previsto dalla legge n. 46/90,
modificata dal D.M. 37/2008, erano entrate in
vigore le verifiche periodiche degli impianti elettrici
previste dal DPR n. 462/2001 così come le
nuove norme tecniche relative agli impianti e
cablaggi così come erano stati introdotti nuovi
adempimenti fiscali relativi al condominio.
Non da ultimo si rendeva assolutamente indispensabile
tenere nella dovuta considerazione l’entrata
in vigore, il 18 giugno 2013, della legge nr.
220/2012 che ha apportato importanti modifiche
al codice civile nella parte relativa al condominio,
così, come sopra accennato, della legge n.
4/2013 recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” che ha previsto specifici
riferimenti alle norme tecniche UNI.
Oggi con la pubblicazione della nuova Norma UNI
10801:2016 si apre un nuovo capitolo per quanto
riguarda i requisiti di cui l’amministratore di condominio
deve essere fornito in modo da garantire
tutta una serie di servizi erogati nel rispetto di specifiche
procedure oltre che garantire una gestione
basata sulla trasparenza ed efficacia della gestione
tecnico-amministrativa dei beni amministrati.
E’ opportuno sottolineare come, infatti, la nuova
norma UNI ritenga molto importante che l’amministratore
condominiale sia adeguatamente formato
ed allo scopo fornisce precise indicazioni
sulla corretta gestione dello studio e sulle caratteristiche
personali che un buon professionista
deve possedere.
La nuova Norma, sia pure ancora volontaria, permette
di creare una nuova generazione di amministratori
di condominio ancora più professionale,
infatti l’amministratore certificato ai sensi della
norma UNI è un professionista di eccellenza in
quanto le sue conoscenze, la sua abilità e le sue
competenze vengono declinate con precisione
nella norma tecnica e certificate dagli organismi
di attestazione.
La nuova norma parla anche di gestione dello studio,
quindi di qualità del servizio erogato, oltre
che delle caratteristiche personali, e tratta anche
gli aspetti etici e deontologici riferiti sia al rapporto
con i propri colleghi che con i condomini,
con l’ambizione di fornire a tutta la comunità
un’effettiva garanzia sui servizi erogati e sulla
trasparenza ed efficacia della gestione tecnico
amministrativa che caratterizzano un amministratore
certificato; ponendosi quindi come una vera
e propria sorta di cassetta per gli attrezzi che potrà essere concretamente utilizzata e applicata
sia nell’interesse degli amministratori condominiali
sia degli utenti finali che usufruiscono dei
loro servizi.
La nuova Norma UNI 10801:2016, come ha avuto
modo di dichiarare il nostro Presidente Nazionale
ing. Francesco Burrelli “è fondamentale in quanto
fornisce all’amministratore un metodo di lavoro
ben preciso e soprattutto consente di disporre di
indicazioni chiare sul tipo di gestione e sul tipo
di documentazione che si deve tenere all’interno
del condominio”.
Riassumendo, pertanto, sono tre le modifiche più
significative introdotte dal nuovo testo:
- struttura standardizzata ed allineata al nuovo modello delle norme professionali (impostazione basata sul modello EQF);
- individuazione dei requisiti per la qualifica dello studio e del servizio erogato dall’amministratore di condominio:
- miglioramento e riordino del fascicolo immobiliare inteso come documento programmatico che individua le regole per la corretta gestione ed archiviazione dei documenti in esso richiamati, soprattutto in vista di un suo possibile trasferimento ad altro amministratore.
di Marco Lombardozzi
Presidente ANACI Bolzano
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