giovedì 9 febbraio 2017

L’amministratore di condominio 2.0: la svolta digitale

E' sotto gli occhi di tutti la profonda trasformazione della vita quotidiana e delle professioni indotta dal consolidarsi delle tecnologie digitali e della nuova dimensione dello scambio di informazioni nell’era dell’internet mobile e delle tecnologie cosiddette “in cloud”.
Nonostante la professione dell’amministratore di condominio sia spesso considerata, sia dai condòmini che dai professionisti stessi, come fondata su metodologie di lavoro tradizionali, le opportunità provenienti dalle nuove tecnologie che si stanno consolidando anche per la professione dell’amministratore non possono più essere ignorate.
La prima conferma tangibile della rivoluzione in atto è stata l’emanazione della Legge n.° 220 del 2012. La riforma del condominio di recente emanazione infatti prevede la digitalizzazione della gestione condominiale tramite un sito web, ma anche disposizioni relativamente alla video sorveglianza e all’installazione di impianti per energia rinnovabile. La riforma quindi conferma e rafforza il concetto di condominio “virtuale” sia rivolto alla partecipazione dei condòmini sia specifico alle metodologie di lavoro e di condivisione delle informazioni da parte dell’amministratore.
L’amministratore è tenuto ad attivare il sito web del condominio se lo richiede l’assemblea con una delibera approvata a maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Con questo supporto web, ciascun condomino potrà tenere sotto controllo i verbali, le scritture contabili, le fatture e i documenti della gestione condominiale e potranno inviare all’amministratore segnalazioni in merito a problemi condominiali. Gli amministratori potranno gestire la contabilità on-line inserendo le comunicazioni condominiali in una bacheca virtuale, non è difficile pensare a questa rivoluzione nel breve termine anche considerando l’attività già in atto con supporto i software di gestione amministrativa (i cosiddetti “gestionali”) ormai diventati imprescindibili nell’attività quotidiana di uno studio di amministrazione condominiale.
Anche sul fronte energetico, relativamente all’installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile e la dotazione di misuratori dei consumi delle singole utenze, le legge prevede che gli impianti possano essere sistemati anche nei singoli appartamenti, in modo tale che anche nei condomini a gestione centralizzata sia possibile gestire autonomamente e controllare i consumi di acqua, luce, gas e pagare solo ciò che viene effettivamente consumato.
Proprio su questa tematica le nuove tecnologie di trasmissione e condivisione dei dati stanno fornendo le opportunità migliori sia per gli amministratori di condominio che per le stesse famiglie residenti negli stabili interessati, ma sta all’amministratore cogliere queste opportunità per il bene di tutti.
Come sfruttare le opportunità della rivoluzione digitale in atto?
La professione dell’amministratore condominiale dovrà convergere sempre di più verso la figura di “building manager” e nella sua accezione manageriale non potrà quindi prescindere da strumenti di lavoro evoluti che gli permetteranno di risparmiare tempo e quindi lavoro, utilizzando mezzi sempre più trasparenti, fruibili e coinvolgenti verso le stesse famiglie degli stabili gestiti.
Prendiamo ad esempio la contabilizzazione e la ripartizione delle spese per il riscaldamento centralizzato, non soltanto il livello del servizio post-vendita scelto e l’affidabilità della società che lo eroga sono determinanti nell’assicurare una gestione dell’impianto, delle letture e delle ripartizioni ottimale, ma anche la scelta iniziale dei supporti infrastrutturali e informatici che effettuano la lettura dei dati e la loro fruizione diventa fondamentale in quanto ha un effetto sul tipo di servizio post-vendita e sui benefici che ne derivano. Tali sistemi, consentono alla società che eroga il servizio al Condominio di monitorare “on line” lo stato di funzionamento di ciascun componente del sistema, dando la possibilità quindi di effettuare manutenzione preventiva, intervenendo per esempio tempestivamente quando la tensione delle batterie dei ripartitori scende sotto la soglia necessaria a garantirne l’alimentazione, oppure di anticipare la manutenzione programmata quando alcuni ripartitori smettono di funzionare.
In questo modo si evitano problematiche legate all’assenza di dati di lettura per periodi prolungati, evenienza che inficia la corretta ripartizione delle spese a fine stagione termica. Questo sistema si basa sulla piena connettività e accessibilità 24 ore su 24 di tutti gli attori interessati: la società fornitrice dell’impianto e del servizio, il gestore e manutentore del servizio, l’amministratore di condominio arrivando fino al singolo condomino.
Non bisogna dimenticare che la scelta della tipologia di soluzione tecnologica ha sì una ripercussione economica iniziale ma ha ancora di più impatto sulla qualità del servizio che dovrà essere erogato su un orizzonte di lungo termine. Infatti i sistemi più evoluti richiedono sì un costo di investimento iniziale più consistente, ma garantiscono una gestione dell’impianto oculata nel tempo e si prestano a livelli di servizio decisamente più performanti, oltre che risultare aperti a possibili integrazioni future con dispositivi evoluti a costo praticamente nullo. Infatti, un sistema di contabilizzazione e ripartizione delle spese che utilizzi gateway e piattaforme di monitoraggio da remoto è potenzialmente in grado di integrare in futuro non soltanto il monitoraggio di qualsiasi utenza (ad esempio elettricità, acqua e gas), ma anche l’adozione di dispositivi “smart”, così come di applicativi per la sicurezza, essendo oltretutto accessibili a tutte le famiglie.

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