Titolo I
DEL TITOLO ESECUTIVO E DEL PRECETTO
Art. 474. titolo esecutivo
L'esecuzione forzata non puo' avere luogo che in virtu' di un titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile.
Sono titoli esecutivi:
1 le sentenze, i provvedimenti e gli altri atti ai quali la legge attribuisce espressamente efficacia esecutiva;
2 le scritture private autenticate,relativamente alle obbligazioni di somme di denaro in esse contenute, le cambiali, nonche' gli altri titoli di credito ai quali la legge attribuisce espressamente la sua stessa efficacia;
3 gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato dalla legge a riceverli.
L'esecuzione forzata per consegna o rilascio non puo' aver luogo che in virtu' dei titoli esecutivi di cui ai numeri 1 e 3 del secondo comma. Il precetto deve contenere trascrizione integrale, ai sensi dell'articolo 480, secondo comma, delle scritture private autenticate di cui al numero 2 del secondo comma.
Art. 475. Spedizione in forma esecutiva
Le sentenze e gli altri provvedimenti dell'autorita' giudiziaria e gli atti
ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per
l'esecuzione forzata, debbono essere muniti della formula esecutiva, salvo che
la legge disponga altrimenti.
La spedizione del titolo in forma esecutiva
puo' farsi soltanto alla parte a favore della quale fu pronunciato il
provvedimento o stipulata l'obbligazione, o ai suoi successori, con indicazione
in calce della persona alla quale e' spedita.
La spedizione in forma
esecutiva consiste nell'intestazione "Repubblica italiana - In nome della legge"
e nell'apposizione da parte del cancelliere o notaio o altro pubblico ufficiale,
sull'originale o sulla copia, della seguente formula:
"Comandiamo a tutti
gli ufficiali giudiziari che ne siano richiesti e a chiunque spetti, di mettere
a esecuzione il presente titolo, al pubblico ministero di darvi assistenza, e a
tutti gli ufficiali della forza pubblica di concorrervi, quando ne siano
legalmente richiesti".
Non puo' spedirsi senza giusto motivo piu' di una copia in forma esecutiva
alla stessa parte.
Le ulteriori copie sono chieste dalla parte interessata,
in caso di provvedimento con ricorso al capo dell'ufficio che l'ha pronunciato,
e negli altri casi al presidente del tribunale nella cui circoscrizione l'atto
fu formato.
Sull'istanza si provvede con decreto.
Il cancelliere, il
notaio o altro pubblico ufficiale che contravviene alle disposizioni del
presente articolo e' condannato a una pena pecuniaria da euro 1.000 a 5.000, con
decreto del capo dell'ufficio o del presidente del tribunale competente a norma
del secondo comma.
Il titolo esecutivo contro il defunto ha efficacia contro gli eredi, ma si
puo' loro notificare il precetto soltanto dopo dieci giorni dalla notificazione
del titolo.
Entro un anno dalla morte, la notificazione puo' farsi agli
eredi collettivamente e impersonalmente, nell'ultimo domicilio del
defunto.
Se l'efficacia del titolo esecutivo e' subordinata a cauzione, non si puo'
iniziare l'esecuzione forzata finche' quella non sia stata prestata. Della
prestazione si fa constare con annotazione in calce o in margine al titolo
spedito in forma esecutiva, o con atto separato che deve essere unito al titolo.
Se la legge non dispone altrimenti, l'esecuzione forzata deve essere
preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto.
La notificazione del titolo esecutivo deve essere fatta alla parte
personalmente a norma degli artt. 137 e seguenti.
Il precetto puo'
essere redatto di seguito al titolo esecutivo ed essere notificato insieme con
questo, purche' la notificazione sia fatta alla parte personalmente.
Il precetto consiste nell'intimazione di adempiere l'obbligo risultante dal
titolo esecutivo entro un termine non minore di dieci giorni, salva
l'autorizzazione di cui all'articolo 482, con l'avvertimento che, in mancanza,
si procederà a esecuzione forzata.
Il precetto deve contenere a pena di
nullità l'indicazione delle parti, della data di notificazione del titolo
esecutivo, se questa e' fatta separatamente, o la trascrizione integrale del
titolo stesso, quando e' richiesta dalla legge. In quest'ultimo caso l'ufficiale
giudiziario, prima della relazione di notificazione, deve certificare di avere
riscontrato che la trascrizione corrisponde esattamente al titolo originale. Il precetto deve
altresì contenere l'avvertimento che il debitore può, con l'ausilio di
un organismo di composizione della crisi o di un professionista
nominato dal giudice, porre rimedio alla situazione di
sovraindebitamento concludendo con i creditori un accordo di composizione
della crisi o proponendo agli stessi un piano del consumatore.
Consulta il Codice di procedura civile:
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