venerdì 1 gennaio 2016

Brescia, via con la cassa del condominio


Fontanafredda, da fine 2013 è irreperibile e a inizio anno la gestione è cambiata. È mistero sul pagamento di bollette e spese: «Da mesi non risponde ai solleciti»

Fontanafredda

«Impossibile contattare l’ex amministratore A.A.: siamo molto preoccupati». Caccia all’uomo e appello corale di decine di condomini a Fontanafredda, Pordenone e Fiume Veneto: «si faccia vivo». Almeno, per ricostruire i dati contabili del palazzo Ina casa, nell’omonima via di Fontanafredda.

«E’ introvabile il nostro vecchio amministratore». Lo hanno segnalato alcuni inquilini di Fontanafredda, ma pare che ci siano casi diffusi di condomini “orfani” sull’asse Fiume Veneto-area Liventina. A Fontanafredda hanno deciso, dalla fine 2013, di revocare il mandato amministrativo.

«Nuova gestione da gennaio 2014 – ha preso il timone con massima trasparenza Laura Buongiorno che amministra un ventaglio di condomini nell’area provinciale –. In febbraio ho inviato la prima richiesta di ottenere documentazione degli atti contabili del condominio Ina Casa di Fontanafredda. Ma tutti i solleciti sono andati a vuoto. A.A. sembra sparito nel nulla: introvabile».

Le raccomandate tornano al mittente. «Nessuno sa dove trovarlo – hanno detto i condomini allo sportello dello studio “Imo servizi” che si è preso a cuore la faccenda –. Il sospetto è quello di un’insolvenza nei pagamenti delle bollette: ma non possiamo dire nulla. Fino a quando non saranno trovate le “pezze” giustificative delle uscite ed entrate dal conto corrente».

Quello storico bancario è stato “congelato”. La neo amministratrice ha acceso un nuovo conto corrente per il condominio Ina casa.

«Dobbiamo ricostruire la situazione contabile – Buongiorno ha provato ad allargare il raggio delle ricerche per contattare il collega –. Non risponde ai solleciti». 

Contatti telefonici impossibili: il numero di Fiume Veneto che è indicato sulle pagine web è disconnesso. Quello dell’associazione Anammi, non risponde. Da fine 2013 è irreperibile. «Stiamo cercando di capire i movimenti di entrate e uscite sui conti correnti – confermano alcuni piccoli proprietari che ci hanno provato quando erano ignari della situazione –. Quello che temiamo è di finire incastrati in una storia dal copione già visto, di infedeltà».

Nel frattempo, hanno cambiato amministratore. «L’ipotesi al vaglio – ci pensano – è quella di appropriazione indebita di documenti del palazzo in via Ina casa».


Fonte: Messaggero Veneto

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