martedì 7 giugno 2016

EQUITALIA: la notifica via pec non prevede più il deposito in comune, ecco tutti i rischi

Queste tutte le risposte sui possibili problemi tecnici che corrono i contribuenti quando ricevono le cartelle con PEC che debutteranno il 20 giugno

Tutti i professionisti iscritti in albi o elenchi, le imprese individuali e le società riceveranno, a partire da questo mese, gli atti di riscossione di Equitalia attraverso l’indirizzo di posta elettronica contenuto nell’Indice nazionale INI-PEC. Gli indirizzi PEC, devono essere comunicati al proprio ordine professionale o alla Camera di Commercio all’atto della costituzione dell’attività e saranno inseriti nel registro INI-PEC. La casella PEC sarà quindi sempre “reperibile” attraverso la consultazione di tale elenco speciale. La data prevista per il debutto è stata spostata per ragioni tecniche dal 1 luglio al prossimo 20 giugno. Resta comunque fermo il termine di applicabilità: il Dlgs n 159/15 è stato applicato a tutti gli atti lavorati a partire dallo scorso 1 giugno. Per potere verificare che il proprio indirizzo sia quello effettivamente utilizzato basta collegarsi al sito www.inipec.gov.it/cerca-pec.

Il dlgs n.159/2015 rende infatti obbligatoria la notifica via PEC, consentendo a tali contribuenti di risparmiare sui costi di notifica dell’atto che non gli verranno più addebitati. Ma dietro a questa nuova modalità di consegna elettronica delle richieste di pagamento da parte di Equitalia si nascondono dei rischi a cui potrebbero andare la categoria di contribuenti sopracitata.
in collaborazione con:
it.blastingnews.com

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