Gli Stati Uniti possono sicuramente vantare il primato
dell’utilizzo di sistemi BEMS fino dai primi
anni ‘70 e dal momento che la tecnologia non
aveva ancora reso possibile la produzione di microprocessori
a basso prezzo, era inevitabile che
i sistemi si basassero su di una architettura centralizzata,
cioè con tutti i controlli e comandi facenti
capo ad una stazione centrale. I sistemi di
questo genere sono attualmente conosciuti come
sistemi centralizzati.
Questo tipo di sistemi era molto appropriato per
installazioni in edifici di grandi dimensioni. Da
un punto di vista politico questa architettura calzava
molto bene alla situazione ed esigenze degli
U.S.A poiché, al contrario della Gran Bretagna, in
questo Paese non sono diffuse proprietà distribuite
su un vasto territorio, mentre specialmente negli anni ‘70-’80 erano in crescita significativa i
grandi edifici-quartieri generali delle imprese internazionali.
La Gran Bretagna possedeva invece un mercato
differente, con unità immobiliari più piccole,
controllate da singoli operatori. L’ingresso leggermente
ritardato nel campo dei sistemi BEMS del
Regno Unito e delle industrie produttrici europee,
ha dato l’opportunità di sfruttare l’utilizzo dei
microprocessori allora emergenti: è così nata la
“stazione decentrata intelligente”. In questa configurazione
di architettura distribuita gli algoritmi
di controllo e quindi le funzioni esecutive dei
dispositivi, poterono essere sviluppate più vicino
agli impianti posti sotto controllo.
La capacità elaborativa delle stazioni decentrate
liberò la stazione centrale dalla necessità di mantenere
contatti continui con i sensori e gli attuatori:
divenne così fattibile l’utilizzazione della rete
telefonica della British Telecom per accedere a siti
molto distanti dalla stazione centrale di controllo.
Oggigiorno il costo dei microprocessori è crollato
al punto tale da rendere ragionevole considerare
la possibilità dell’utilizzo di un controllore per
ciascun elemento dell’impianto (una situazione
che attualmente non si verifica di frequente),
distribuendo così quindi ulteriormente l’intelligenza
il più possibile in prossimità dell’impianto
controllato.
Nel Regno Unito i prodotti BEMS sono stati sviluppati
da aziende come Transmitton, JEL, Trend e
quella che un tempo era la Freeman Enercon (ora
Potterton Energy Controls). Nel Regno Unito non
è mai stata presa in considerazione la possibilità
di progettare e costruire sistemi utilizzando potenti
computer centrali, cosa che invece accadde
negli Stati Uniti. Le ragioni di ciò risiedono in
parte proprio nel ritardo con cui il Regno Unito è
entrato nel mercato.
I punti chiave dei sistemi BEMS, che ne hanno
reso possibile una diffusione su vasta scala nel
Regno Unito, sono le modalità stand-alone dei
comandi e l’utilizzo della rete telefonica pubblica.
Per la prima volta era possibile porre un sistema
intelligente “dentro” ciascun piccolo edificio privato
o pubblico, senza dover sopportare gli enormi
costi di una rete di comunicazioni realizzata
appositamente e i pericoli connessi ai possibili
guasti di un unico computer centrale.
lunedì 8 agosto 2016
I sistemi per il telecontrollo/telegestione degli impianti termici: Lo sviluppo dei sistemi BEMS
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