martedì 7 marzo 2017

ALLARME A MESTRE: Amministratore scomparso

Antoine Valli, l'amministratore scomparso: Esposto dei condòmini al commissariato.

Mestre, 6 Marzo 2017

Amministratore di condominio scompare senza lasciare traccia, inquilini in allarme. L’amministratore condominiale è Antoine Valli, che di complessi residenziali e non, ne gestiva parecchi, sia nel nostro Comune, ma anche a Padova e a Treviso, in zona Fonderia. Il suo studio si trova a Noventa Padovana, ma sembra che di recente, si sia trasferito, per poi non farsi più trovare.

Gli inquilini del grande condominio “Ca’ Rossa” - 197 unità tra appartamenti, negozi e attività commerciali, garage - all’incrocio tra viale Vespucci e via Ca’ Rossa, zona ex Consorzio Agrario, hanno chiamato, hanno provato a cercarlo, a mettersi in contatto con lui in vari modi, ma niente da fare. Non c’è stato verso. Sparito senza lasciare un messaggio, una nota, abbandonando tutto a metà: scadenze, pagamenti, assemblee. A cercarlo anche i carabinieri.

Il pellegrinaggio. Nella giornata di venerdì a decine gli inquilini si sono recati "in processione" dalla nuova amministratrice, Beatrice Edel, per mostrare ricevute di pagamenti, bonifici, bollettini. Innanzitutto per perché così lei si può rendere conto dell'ammontare del denaro, visto che parliamo di 197 tra unità abitative, garage e negozi, secondo perché non vogliono ripagare. Gli inquilini sono sconcertati, qualcuno è disperato perché sa già che dovrà tirare fuori soldi già versati, la maggior parte non capiscono cosa stia succedendo e qualcuno crede che lui stia male.
Dopo un primo momento di spaesamento, i condòmini si sono visti costretti ad andare al commissariato di polizia a due passi. Qui hanno presentato un esposto per scomparsa agli agenti, quanto ad oggi possono fare visto che di prove non ce ne sono e solo avendo in mano qualche dato di fatto concreto da cui iniziare a indagare, è possibile far partire una denuncia vera e propria. Cosa sia accaduto, non è dato sapere, ma in tanti temono che prima di rendersi “irreperibile”, l’amministratore di condominio abbia prosciugato il conto in banca e lasciato da pagare alcune fatture.

Il giallo. «Quello che so», spiega un abitante, «è che non ci ho mai visto chiaro in questa faccenda. Non si riusciva a parlargli, c’erano troppi segni che facevano intendere che non sarebbe finita bene. Adesso abbiamo cercato di capirci qualche cosa, a partire, ad esempio, dai lavori che abbiamo fatto. In questo periodo avevamo recintato tutto il condominio, perché, come si sa, volevamo proteggerlo da sporcizia, malviventi, eccetera. Lavori che sono costati parecchio e non sappiamo se siano stati pagati o meno. E ancora il cambio dei videocitofoni interni ed esterni del condominio, l’intera ridipintura di tutto lo stabile. Costi non da poco. Ci sono state delle difficoltà con la banca, perché ovviamente solo lui accedeva ai conti, insomma alla fine abbiamo nominato un nuovo amministratore, ma il nostro sospetto e timore, è che i soldi siano spariti con lui e per questo vorremmo vederci chiaro». C’è chi è più cauto. «Non sappiamo nulla tranne che è sparito senza lasciare traccia o almeno da noi non si fa trovare», chiarisce un altro residente, «ne scopriremo di più a breve».

Assemblea. Per fare luce sulla vicenda, con l’esposto per scomparsa in mano, il consiglio condominiale ha potuto nominare un nuovo amministratore di condominio, Beatrice Edel, che adesso è nell’occhio del ciclone, sommersa di richieste da parte dei condomini, di sapere cosa sia accaduto. «Non posso dire nulla», spiega e ripete, «mi spiace. Sono ufficialmente in carica dal 20 febbraio e ho convocato un’assemblea di condominio il 14 marzo». Durante la quale saranno forniti chiarimenti sulla vicenda.
Ribadisce che l’ex amministratore è irreperibile da 7 febbraio, e precisa che Valli seguiva diversi condomini, a Padova, Treviso e Venezia, e che gli esposti per scomparsa sono già due.

I precedenti. Non è la prima volta che un amministratore di condomini si rende irreperibile e sparisce dopo aver lasciato dei buchi nei conti. Nel 2013 Pietro Piva, stimato in città per le sue doti professionali, un bel giorno non si era fatto più trovare. Ma era solo la punta di un iceberg, l’ufficio di via Spalti chiuso, il telefono che squillava a vuoto. Poi erano spuntati gli ammanchi, le bollette non pagate, i conti in rosso. Piva amministrava immobili in tutta la città.

Fonte: La Nuova di Venezia Mestre

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