Il Presidente del CNI insiste sull’introduzione di uno strumento indispensabile ma osteggiato da
molti. E avverte: “I terremoti non aspettano i nostri comodi”.
“Il dibattito sulla messa in sicurezza del nostro territorio sta diventando surreale. Ragioniamo
come se il terremoto aspettasse i nostri comodi. Sulla base delle statistiche sappiamo che il sisma
può tornare a colpire tra tre anni e noi siamo ancora qui a discutere”.
Queste le parole forti con cui Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, ha
aperto il suo intervento al convegno “Ecobonus e Sismabonus.
La grande occasione per la
sicurezza e l’efficienza energetica della casa”, organizzato da Ance (Associazione Nazionale
Costruttori Edili).
“E’ assurdo – ha proseguito Zambrano – che ancora si contesti l’introduzione di uno strumento
come il fascicolo del fabbricato, indispensabile per la conoscenza dello stato dei nostri immobili.
Dobbiamo prendere atto che dal Casa Italia traspare una diffidenza nei confronti del fascicolo del
fabbricato. Gli esiti sono paradossali.
Da un lato, infatti, il Piano non crede all’utilità di questo
strumento; dall’altro afferma la necessità di un’analisi speditiva degli edifici che rende necessaria
una mappatura delle informazioni sul loro livello di vulnerabilità.
“Senza girarci troppo intorno, il tema è quello dell’obbligatorietà. Sappiamo bene che appena un
quarto dei cittadini ha una reale consapevolezza dei rischi. E’ impossibile agire inseguendo il
consenso della totalità della popolazione italiana.
E’ necessario introdurre l’obbligatorietà del
fascicolo del fabbricato, anche in maniera graduale, cominciando dalla compravendita e dagli
affitti degli immobili. Altrimenti parlare di messa in sicurezza del patrimonio edilizio diventa un
optional”.
Il convegno, che si è avvalso della partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Graziano Delrio, ha fatto registrare, tra gli altri, gli interventi di Giuliano Campana (Ance), Enrico
Morando (Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze), Roberto Marino (Capo Dipartimento Casa
Italia) e Massimo Sessa (Presidente del Consiglio Superiore Lavori Pubblici).
Roma 29 settembre 2017
Comunicato Stampa
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