È stato presentato oggi a Palazzo Wedekind il progetto che vede coinvolte istituzioni
centrali e territoriali per avvicinare le persone più in difficoltà, facilitando loro
l’accesso ai servizi ed alle prestazioni erogate dall’Inps.
Lunedì 14 ottobre, con la presentazione alla stampa, è ufficialmente partito il
progetto “Inps PER tutti”, nato con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale
delle persone in difficoltà, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono l’accesso alle
prestazioni assistenziali e previdenziali e tutelando i bisogni sociali ed economici del
singolo e delle famiglie, grazie alla creazione di isole di accoglienza e
comunicazione.
È stato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ad illustrare, in apertura
dell’incontro, gli obiettivi che questo progetto si propone: “con Inps PER tutti – ha
detto il Presidente - l’idea è quella di portare l’Istituto tra le persone in difficoltà, al
fine di facilitare per tutti l’accesso ai nostri servizi. Andiamo tra chi ha barriere di
ogni tipo, rendendo esigibili i diritti. Spesso sono le persone più fragili quelle che
rimangono escluse e c’è il problema dei senza fissa dimora che non hanno
residenza, problema al quale i comuni riescono in parte a ovviare. In questo
progetto sono coinvolti non solo i comuni, ma anche le molte associazioni di
volontariato che agiscono sul territorio a protezione dei più deboli. Abbiamo
stipulato convenzioni ed accordi coi Comuni per raggiungere chi è afflitto dal
bisogno. Ma non è soltanto la povertà che può separare la persona dalle istituzioni –
ha proseguito il Presidente dell’Inps. Ci sono situazioni in cui la distanza da
superare è rappresentata dal digital divide. Per questo intendiamo concludere
accordi anche con Comuni piccoli per la creazione di punti web attraverso cui fornire
le informazioni di base. L’Istituto quindi – ha concluso il presidente Tridico – è
chiamato a esercitare un ruolo proattivo, anticipando il bisogno, perché l’Inps sa
quando sorge un bisogno, come la nascita di un bambino o la perdita del lavoro, e
quindi può informare chi ha diritto, può aiutare ad esercitare il proprio diritto”.
Dopo l’introduzione del Presidente dell’Inps, è stato proiettato un video messaggio
di saluto del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. “Il Governo
crede molto nel sistema di Welfare. nessuno va lasciato indietro e quindi sono soddisfatto dell’avvio di un progetto, come appunto Inps PER tutti, che si propone
di raggiungere tutte le persone in difficoltà. Non devono essere i poveri a bussare
alle porte dell’Inps o dei Comuni, ma sono le istituzioni che devono intercettare i
bisogni e contrastare sul campo la povertà assoluta.
L’anno scorso abbiamo varato
il reddito di cittadinanza. Ma non basta, bisogna fare ancora di più, anche andando
fisicamente nelle stazioni, nelle mense, laddove maggiore è il bisogno. Plaudo
quindi a questo progetto realizzato insieme all’Inps: andare nelle città e
raggiungere 50mila persone, che magari, pur avendone diritto, non usufruiscono di
prestazioni assistenziali, a partire dal reddito di cittadinanza, che è lo strumento più
importante di contrasto alla povertà ed inclusione sociale. Sono persone invisibili, le
vogliamo rendere visibili” ha concluso il Presidente del Consiglio.
La sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi ha iniziato il suo intervento presentando
la situazione della povertà nella capitale. “Se dovessimo fare una stima dei senza
fissa dimora a Roma, attraverso l’accesso alle nostre assistenze fittizie ci
attesteremmo tra le 15 e le 20mila persone. A queste si aggiungono i nuovi poveri,
causati dalla crisi, che magari vengono a mangiare alle mense dei poveri, ma poi
vanno a dormire a casa. Questo progetto ci consente di raggiungere tutti e, insieme
col reddito e la pensione di cittadinanza, di rendere applicabile l’articolo 3 della
Costituzione della Repubblica.
Questa attività mette in sinergia le istituzioni,
permettendo di raggiungere tutte le persone realmente in difficoltà. Il protocollo
prevede che Roma Capitale collabori con le associazioni che da sempre si occupano
del sostegno alle persone fragili. Dobbiamo ricostruire intorno a loro una rete
perché obiettivo ultimo è portare queste persone a riacquistare progressivamente il
loro posto nella società”.
Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ha affermato che “il Paese può avanzare
mettendo al centro la persona e non il capitale finanziario. Il Comune di Napoli – ha
ricordato – ha firmato a fine luglio un accordo con l’Istituto insieme all’Alleanza
regionale contro la povertà, che riunisce decine di realtà che si occupano di
assistere le persone più fragili. È “facendo rete” che si può dare piena attuazione
all’articolo 3 della Costituzione che affida alla Repubblica il compito di rimuovere gli
ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. È importante, però
– ha concluso De Magistris – che il Governo investa risorse nel sociale, mentre negli
ultimi anni sì è sempre tagliato”.
Sonia Schellino, vice-sindaca di Torino, è intervenuta ringraziando l’Inps per l’idea
che ha tradotto nel progetto “Inps PER tutti”. “A Torino – ha detto – già sono
operativi i Poli di inclusioni sociale, a cui si affiancherà la presenza dell’Inps. Il
progetto “Inps PER tutti” è quindi uno strumento in più che la città potrà utilizzare
per combattere l’esclusione delle persone più fragili”.
Marco Lombardo assessore al Comune di Bologna, ha detto di apprezzare lo
sguardo verso gli “invisibili” della nostra società che ha l’Inps. “Anche nel nostro
territorio – ha sottolineato – esistono persone sfiorate dalla povertà. È importante
ricordare che l’articolo 3 della Costituzione affida il compito di rimuovere gli ostacoli
non allo Stato, ma alla Repubblica, quindi al complesso dei soggetti che operano
all’interno dello Stato. Oltre alle istituzioni pubbliche, quindi, occorre una forte valorizzazione di chi opera nel terzo settore, che può fornire informazioni utili
all’Inps per raggiungere chi ha bisogno.
A Bologna – ha detto concludendo –
abbiamo realizzato “Insieme per il lavoro”, un progetto che vede riuniti Comune,
associazioni del terzo settore, organizzazioni sindacali e realtà imprenditoriali, che
possono aiutare non solo a dare sostegno, ma anche a favorire l’inserimento nel
mondo del lavoro, che è il vero obiettivo”.
Francesca Bottalico, assessore al Comune di Bari, ha raccontato l’esperienza di lotta
alla povertà del suo Comune. “Sono esperienze da vivere sul campo – ha detto. A
Bari c’è una forte emergenza abitativa ed ai poveri tradizionali si sono aggiunti i
nuovi poveri, rappresentati ad esempio anche dai papà separati, che impiegano
tutte le proprie risorse per mantenere i figli. Benvenuto quindi questo nuovo
progetto”.
Elena Buscemi, assessore al Lavoro della Città metropolitana di Milano, ha ricordato
la “fortissima collaborazione che già esiste a Milano con l’Inps e con altre istituzioni
e realtà dell’associazionismo.
L’applicazione del Reddito di cittadinanza – ha detto –
ha costituito l’occasione per mettere in rete anche i centri per l’impiego. La cabina
di regia ha permesso una collaborazione costante e di scoprire così i bisogni dei
cittadini, dando risposte in maniera mirata. Così non settorializziamo le necessità,
ma abbiamo un approccio olistico”.
Gianluca Inzerilli, assessore del Comune di Palermo, ha voluto ricordare il
messaggio di don Puglisi, espresso attraverso la frase “se ognuno fa qualcosa”. “Se
ognuno fa qualcosa, si possono fare decisi passi in avanti – ha detto. A Palermo
facciamo molto per le politiche sociali. Abbiamo anche proposto all’Inps di aprire
delle sedi in ognuna delle otto circoscrizioni in cui la città è divisa”.
Al Direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele è spettato il compito di
esprimere l’orgoglio di vedere riunite allo stesso tavolo, su iniziativa dell’Inps, le
maggiori istituzioni del Paese. “Il progetto è un ottimo auspicio – ha detto – per
nuove iniziative che vedranno coinvolto l’Istituto. Il sostegno ai bisogni dei cittadini
è la nostra prima missione: previdenza, assistenza, informazione all’utenza
costituiscono un unico sistema orientato alla protezione sociale delle persone”.
Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro e delle politiche sociali, chiudendo i lavori ha
mostrato la sua soddisfazione per “un momento particolare che vede tutte assieme
queste istituzioni a coordinare gli interventi sul territorio per cercare di dare una
mano agli “invisibili”, con Inps e Comuni sempre più prossimi ai bisogni delle
persone. Dobbiamo essere proattivi nei servizi per i cittadini. Vogliamo un percorso
che li porti alla piena emancipazioni sociale. “Inps PER tutti” – ha concluso – è un
progetto molto importante di vicinanza e prossimità delle istituzioni ai cittadini.
Hanno già aderito sei Comuni: da oggi anche i cittadini in condizione di
emarginazione sociale potranno accedere a tante misure, fra cui reddito e pensione
di cittadinanza, a cui hanno diritto”.
Ciao.
RispondiEliminaI veri esseri umani sono coloro che sanno venire in aiuto ai loro simili quando soffrono. Quest'uomo mi ha fatto un prestito di 55.000 euro senza il tutto complicarmi la macchia al livello dei documenti che chiedono le banche in occasione delle domande di prestito. Ho deciso oggi di testimoniare nel suo favore voi potete contattarlo per E-mail: virgolinoclaudio@libero.it