A Bologna arriva lo sportello a tutela dei condomini
In via Marconi un nuovo spazio a tutela dei proprietari immobiliari, che mette a disposizione consulenze legali gratuite per aiutare i condomini truffati nel recupero crediti e nelle eventuali azioni giudiziarie. Stilato il decalogo antiraggiro
Bologna
Un amministratore di condominio che sparisce e fugge con i soldi dei condomini, lasciando conti da pagare e fatture insolute di vari fornitori.
E' successo nei giorni scorsi a Bologna, e purtroppo non è un caso isolato, in quanto è già l’ottavo caso nell’ultimo anno. Questa la denuncia di Confabitare – associazione proprietari immobiliari - su un fenomeno che purtroppo diventa sempre più frequente.
A tutela dei condomini, l'associazione ha oggi attivato - in Via Marconi 6/2 – uno spazio dedicato. E' lo “Sportello contro le truffe nei condomini”, che mette a disposizione consulenze legali gratuite per aiutare i condomini truffati nel recupero dei crediti e nelle eventuali azioni giudiziarie. Lo sportello è aperto tutti i giorni dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30.
“La finalità – spiega Alberto Zanni – Presidente nazionale della associazione - è aiutare in modo gratuito i condomini che hanno problemi con gli amministratori.
Poi ci sono le situazioni dubbie; per i condomini che sospettano o hanno paura di essere vittime di truffe, ci informeremo presso Hera, Enel e le banche chiedendo i resoconti al loro posto, visto che siamo titolati a farlo, previa delega.”
Zanni vuole anche sensibilizzare i proprietari ad attivarsi in prima persona e controllare l’operato degli amministratori.
Inoltre Confabitare già da tempo propone l’amministrazione condominiale trasparente tramite il “conto condominiale on line” per cui i condomini vengono dotati di una password con cui possono vedere i conti del loro condominio, controllare i pagamenti ed essere quindi aggiornati in tempo reale sui movimenti del conto condominiale, ed è quindi impossibile per l’amministratore commettere irregolarità.
"Tutta colpa anche del fatto che una professione così delicata - incalza l'associazione - viene esercitata senza il controllo di un albo professionale e con una buona dose di leggerezza da parte di chi questo lavoro lo fa, ad esempio, come “riempitivo” o come mezzo per arrotondare.
Fonte: Bologna Today
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