lunedì 11 luglio 2016

TUBAZIONI: viene denunciato per il mancato rispetto delle distanze legali a seguito della divisione di un alloggio


In condominio le norme sulle distanze trovano applicazione rispetto alle singole unità immobiliari soltanto in quanto compatibili con la concreta struttura dell'edificio

La Corte di cassazione, sezione 2 civile, con la sentenza n.12633/2016 pubblicata il 17 giugno ha precisato che in materia condominiale, le norme relative ai rapporti di vicinato, tra cui quella dell'art.889 del codice civile, trovano applicazione rispetto alle singole unità immobiliari soltanto in quanto compatibili con la concreta struttura dell'edificio e con la particolare natura dei diritti e delle facoltà dei singoli proprietari.

Per questo motivo, qualora risultino invocate in un giudizio tra condomini, il giudice di merito è tenuto ad “accertare se la loro rigorosa osservanza non sia nel caso irragionevole considerando che la coesistenza di più appartamenti in un unico edificio implica, di per sé, il contemperamento dei vari interessi per garantire l’ordinato svolgimento di quella convivenza che è propria dei rapporti condominiali”.

Nell'eseguire la suddivisione di un appartamento per aumentarne la chances di vendita e ricollocazione sul mercato, il proprietario ha installato scarichi idrici.

L'attrice ne chiede l’eliminazione o comunque lo spostamento per il mancato rispetto delle distanze legali.

In materia condominiale le norme relative ai rapporti di vicinato, tra cui quella relativa alle distanze delle tubazioni (di cui all'art. 889 c.c.) vanno applicate solo se compatibili con la struttura dell'edificio e la particolare natura dei diritti e delle facoltà dei proprietari; pertanto il giudice di merito deve accertare se la loro applicazione non sia irragionevole e, nel caso, concludere per la deroga alla norma. La deroga deve discendere quindi da necessità obiettive e non da esigenze soggettive del condomino.

Gli Ermellini affermano che la deroga è ammessa, ma solo quando ciò sia strettamente ed oggettivamente necessario. Quando, cioè, le circostanze di fatto lo impongano e non vi sia altra soluzione.

Se invece tutto dipende dalla scelta del condomino, nella specie dalla sua decisione di dividere in due appartamenti un appartamento unico, la necessità di ricavare nuove tubazioni non lo esime dalle norme sul rispetto delle distanze.

Una volta dichiarata l'illegalità delle distanze, è riconosciuto il diritto alla rimozione delle tubazioni.

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