La risposta ai problemi medici e sociali delle persone anziane non autosufficienti o solo parzialmente autosufficienti rappresenta una delle più importanti sfide dell’Unione Europea. Infatti, l’Europa conta tra i 70 e gli 80 milioni di persone non completamente autosufficienti e le strutture sociali sono in gravi difficoltà per l’incremento dei costi derivanti dalle soluzioni tradizionali: ricovero in una struttura specializzata, ospedalizzazione ,ecc.. Strutture e soluzioni per altro sempre meno gradite ai possibili utenti. Per cercare di porre le basi per affrontare questo gravissimo problema in alcuni paesi europei (segnatamente Francia, Svezia e Inghilterra) sono state sviluppate ricerche e sperimentazioni fondate su due presupposti basilari:
- mantenimento della persona nella propria abitazione;
- utilizzazione delle nuove tecnologie di automazione dell’abitazione: domotica o home automation per offrire comfort, sicurezza e servizi di supporto.
Le persone non autosufficienti si augurano, nella
grandissima maggioranza, di continuare ad abitare
nel loro ambiente e rifiutano decisamente
l’entrata in un istituto specializzato. Il ricovero
in un istituto specializzato pubblico o privato
costituisce uno sradicamento, ed è generalmente
mal vissuto dall’individuo. Il numero di posti
disponibili negli istituti specializzati è ad ogni
modo lontano dal poter rispondere alla domanda
quantitativa delle persone non autosufficienti. In
Francia, per esempio, si valuta il deficit attuale di
residenze per persone della quarta età in 100 posti
letto all’anno per dipartimento. Un riequilibrio
fra offerta e domanda richiederebbe alla società
uno sforzo finanziario difficilmente realizzabile. Il
mantenimento o il sostegno a domicilio appare
dunque, oggi più che mai, come una delle soluzioni
da privilegiare. La domotica può costituire uno
degli strumenti di questa soluzione.
- Obbiettivi dello studio
Gli obbiettivi dello studio sono duplici:
- sviluppare una metodologia e strumenti che
consentano l’elaborazione di Capitolati d’Appalto
Funzionali (CdCf) che, esprimendo compiutamente
i bisogni e le necessità di anziani e disabili,
contribuiscono a sviluppare la domotica verso un
vasto pubblico;
- Fornire alle persone disabili prodotti creati per il
“grande pubblico” (mercato di massa) a costi contenuti
tipici delle grandi produzioni in serie, ma
idonei alle loro capacità funzionali, ergonomiche
ed intellettuali;
- LIMITI DELLO STUDIO
L’utilizzo di sistemi domotici non può dissociarsi
dallo spazio – dall’habitat – nel quale il sistema andrà
utilizzato. Per esempio, non servirebbe a gran
che prevedere una porta con apertura automatica
nell’appartamento di una persona in carrozzella se
ci fosse un gradino davanti a questa porta.
La metodologia e gli strumenti elaborati dallo studio
saranno quindi utilizzati per orientare la riflessione
dei progettisti edili. Per questi motivi lo studio non
si è interessato che dell’habitat e dell’ambiente domestico
e non ha trattato spazi pubblici.
Peraltro lo studio, allo scopo di sviluppare prodotti
per il più vasto numero di utenti, non ha
tenuto conto dei disabili gravi che necessitano di
prodotti e di servizi estremamente specifici.
- Presentazione della metodologia di analisi
L’obbiettivo della fase d’analisi è stato duplice:
- identificare in generale i legami fra l’individuo,
il suo ambiente e le attività che esplica in questo ambito. Questa identificazione permette di fornire
ai redattori dei Capitolati d’Appalto degli elementi
stabili nel tempo e un’analisi sistematica
(check list) in grado di supportarli nel lavoro;
- Identificare e gerarchizzare i bisogni comuni
alle persone valide e alle persone dipendenti.
A completamento di queste due direzioni di approfondimento
è stata condotta un’inchiesta sulle
disfunzioni nell’habitat delle persone anziane, in
modo da confermare le aspettative evidenziate
dalla metodologia.
Inoltre, tre capitolati d’appalto funzionali sono
stati elaborati per illustrare la metodologia.
- Identificazione dei legami
- Confronto attività/funzioni dell’habitat. Per
realizzare il confronto si trattava di elencare le
funzioni dell’habitat messe in gioco per ogni attività.
Questo confronto è stato effettuato per
due tipi di habitat: l’abitazione collettiva e l’abitazione individuale; due sistemi che presentano
ognuno notevoli particolarità. Successivamente è
stato introdotto un secondo criterio riguardante
la tipologia dei soggetti/persone analizzate: ovviamente
sono stati considerati diversamente gli
adulti validi, le persone anziane non dipendenti e
i soggetti portatori di handicap.
- Confronto attività/incapacità. Questo confronto
ha tentato di rispondere alla seguente domanda:
quali sono le incapacità suscettibili di turbare o
impedire la realizzazione di una determinata attività
e ciò utilizzando i prodotti più diffusi.
- Gerarchizzazione dei bisogni
La gerarchizzazione dei bisogni, aspettative e insoddisfazioni
è stata effettuata classificando le
attività in ordine decrescente dal punto di vista
del deficit constatato per il confronto attività/
funzioni dell’habitat, e dall’altra classificando in
ordine decrescente l’incapacità in rapporto con
l’attività che doveva essere svolta per il confronto
attività/incapacità. Le attività emerse come prioritarie
in queste due classificazioni sono poi state
oggetto di ulteriore esame e approfondimento.
Le attività prioritarie sono così individuate:
A) Priorità 1
- Curare la propria automobile
- Avere cura di una persona
B) Priorità 2
- Utilizzare l’ascensore
C) Priorità 3
- Utilizzare una lavatrice o un essiccatore
- Stirare
- Controllare la cottura del cibo
- Stendere la biancheria
- Gestire degli apparati termici (riscaldamento
autonomo o le richieste di caldo-freddo in residenze
pubbliche).
Fra queste attività il gruppo di lavoro ha fatto una
selezione fondata proprio sull’opportunità di sviluppo
di prodotti idonei alle attività elencate, e ha approfondito
le seguenti problematiche-attività:
- accesso (trasferimento, ascensore uso individuale
o con supporto di altra persona);
- aprire/chiudere/socchiudere le finestre veneziane,
ecc.;
- riconoscere un visitatore;
- sovrintendere alla cottura del cibo;
- lavare e lavarsi;
- la gestione del proprio ambiente;
- la comunicazione.
- CAPITOLATI D’APPALTO
Capitolato d’Appalto “Riconoscere un visitatore”
Se i nuovi sistemi di controllo dell’accesso ormai
diffusi negli edifici collettivi hanno migliorato la
sicurezza, nel contempo hanno però fatto sorgere
nuove esigenze. Infatti, questi sistemi presentano
per il loro funzionamento alcuni problemi, sia
agli stessi residenti (ergotecnica), sia a coloro
che prestano servizi (posta, soccorso, ecc.) per
accedere all’interno degli edifici.
In questo capitolato d’appalto, la ricerca delle funzioni
assicurate dal portiere elettronico e le aree
di passaggio tra spazio collettivo/spazio privato,
sono stati esaminati in modo da favorire ogni evoluzione
per migliorare la sicurezza, la convivialità,
l’accoglienza e l’assistenza alle persone, sia per gli
occupanti della residenza, che per i visitatori.
E’ stata così proposta la “segnalazione e guida” di
un visitatore verso il residente visitato, cosa che
costituisce al giorno d’oggi una lacuna importante
nel servizio offerto ai visitatori e ai residenti.
La comunicazione (audio e/o video) stabilita tra
il visitatore e il residente contribuisce alla sicurezza
del controllo d’accesso. I sistemi interfonici
e videofonici, rispondono a questo bisogno.
Tuttavia, il controllo d’accesso, per essere efficace,
dovrebbe permettere al residente d’identificare
una seconda volta il visitatore, o almeno consentirgli
di sincerarsi che la persona che suona alla
porta del pianerottolo sia al stessa che è stata
autorizzata ad entrare nello stabile del residente.
Questo capitolato d’appalto offre anche alcune raccomandazioni
ergotecniche riguardanti la posizione
dei diversi apparati che svolgono la funzione
della portineria (altoparlante, interfono, tastiera).
Capitolato d’appalto “Lavare – lavarsi”
per le persone anziane
Questo capitolato d’appalto riguarda essenzialmente
lo spazio del bagno e le attrezzature che
lo compongono.
La presenza di questa attività nell’elenco delle
funzioni da migliorare per perfezionare la sicurezza
e il comfort quotidiano deriva da una generale
insoddisfazione espressa dalle persone analizzate.
Se questo spazio soddisfa un individuo “standard”
che non ha alcuna incapacità, ci si accorge molto
rapidamente che le attività svolte in questo spazio
pongono gravi problemi al sorgere della minima incapacità.
Nel capitolato d’appalto vengono formulate
proposte, sia nel campo dei prodotti/servizi,
che in quello dell’organizzazione degli spazi.
Capitolato d’appalto “La comunicazione”
La mobilità delle persone costituisce, quando si
volge in condizioni di stress, d’urgenza o in presenza di handicap motori, un fattore di rischio
per la possibilità di cadute.
Inoltre, persone con handicap permanenti o temporanei
sono costrette ad utilizzare dispositivi di
controllo del loro ambiente verso cui manifestano
un rifiuto psicologico.
Lo sviluppo domestico degli strumenti di comunicazione
multimediale, sia nel campo ludico che
dell’insegnamento e la banalizzazione da parte
dei bambini e delle persone anziane nell’utilizzo
della televisione e del telecomando, ha consentito
d’identificare l’insieme “televisore/telecomando”
come un dispositivo comunemente diffuso e
accettato a livello sociale, fino a poter essere individuato
come interfaccia/tipo di comunicazione
per il controllo dell’ambiente domestico.
In questo capitolato d’appalto vengono anche
esaminati una vasta gamma di servizi domestici
basati sulle nuove tecnologie di comunicazione.
- IL SOFTWARE
Dato che il numero elevato di dati manipolati
nell’ambito di questa ricerca e le diverse possibilità
di incrocio fra gli elenchi di Attività, Incapacità
e di Funzioni, è stato necessario costruire
un’applicazione informatica per gestire in modo
organizzato tutte le informazioni.
L’utilizzo del sistema informativo facilita la consultazione,
il trattamento e l’aggiornamento dei dati.
Il sistema consente tre funzioni principali:
- consultazione degli elenchi;
- confronto di dati incrociati;
- gestione dei dati.
Più precisamente:
A) la funzione di consultazione degli elenchi consente
di consultare gli elenchi Attività, Incapacità
e Funzioni.
B) la funzione di confronto di dati incrociati consente
di realizzare i seguenti confronti:
- Attività / Incapacità;
- Incapacità / Attività,
- Attività / Funzioni dell’habitat;
- Funzioni dell’habitat / Attività.
D) la funzione di gestione dei dati consente di ridurre
gli incroci ai bisogni primari dell’utilizzatore,
lavorando a partire dai profili (tipo di disabilità)
o delle classificazioni (es. elenchi di attività).
Questa funzione è particolarmente utile non già
per dare ai progettisti soluzioni precostituite, ma
invece per fornire una metodologia di approccio e
per sollecitare la loro attenzione su nodi da verificare
e gli elementi da tenere in considerazione.
Il problema del mantenimento delle persone non
completamente autosufficienti nella propria abitazione
ha una rilevanza sociale ed economica molto
importante. I condomini, gli amministratori condominiali
possono forse offrire un contributo importante
per iniziare ad affrontare questo tema.
di Oliviero Tronconi
Professore Ordinario Politecnico di Milano Dip. BEST
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