sabato 12 marzo 2016

Un bellunese è accusato di appropriazione indebita del denaro dei condomini e di documentazione


Risulta per il momento irreperibile e ieri i suoi avvocati hanno ufficialmente rinunciato alla difesa

BELLUNO (Marzo 2016)

L’amministratore non si trova. Ma soprattutto non si sa che fine abbia fatto una somma sui 37 mila euro dei condomini, che era versata su un conto corrente acceso all’agenzia di Belluno dell’Unicredit banca. Ivo Tormen è accusato di appropriazione indebita, con l’aggravante di aver commesso il fatto con l’abuso di prestazioni d’opera. Fino al giugno di quattro anni fa, l’uomo era amministratore del condominio San Francesco, lungo la via cittadina omonima. È accusato di essersi appropriato di denaro e fondi dei residenti, attraverso prelievi di contanti oppure con bonifici e altre operazioni bancarie, che non c’entravano nulla con la gestione del condominio.

Non solo non erano suoi, ma nemmeno erano utilizzati per fare dei lavori su qualcosa o pagare delle forniture a qualcuno. Proprietari e affittuari devono essersene accorti, facendo due conti sulle spese condominiali, sta di fatto che l’hanno sostituito, ma non è finita così. La seconda accusa, che viene mossa a Tormen è di non aver consegnato al successore la documentazione fiscale e contabile relativa alla propria gestione, trattenendola per sé e commettendo un illecito. Quello che non torna è anche il fatto che l’uomo si sarebbe reso irreperibile. I suoi difensori Prade e Montino non sono più riusciti a contattarlo, pertanto nell’udienza filtro di ieri mattina hanno ufficialmente rinunciato al mandato. Ci avevano provato con il telefono, che però risulta staccato e anche con un telegramma urgente, che non è mai stato ritirato. Eppure qualche vicino di casa l’avrebbe visto, non più tardi di una, al massimo due settimane fa. Fra l’altro, Montino sostiene che la cifra sia di molto inferiore e che basterebbe incaricare un consulente con le necessarie competenze, per fare un calcolo più preciso.

Intanto, l’imputato è passato a Mauro Gasperin, il primo avvocato che il giudice Coniglio ha avvistato in aula.

Il nuovo legale d’ufficio non poteva che chiedere il termine a difesa, perché giustamente non può sapere nulla del fascicolo che ha appena ereditato e il giudice Coniglio ha fatto un rinvio breve a venerdì 18, per permettergli di studiarselo a dovere, in attesa di aprire il dibattimento.

Fonte: CorriereAlpi



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