martedì 12 aprile 2016

AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA ANNO 2016

In merito agli ammortizzatori sociali in deroga per il 2016 segnaliamo un riepilogo della disciplina elaborata dall’INPS (circolare n.56 del 29 marzo 2016) ed una prima ripartizione territoriale delle risorse per un ammontare complessivo di 200 MILIONI (decreto Lavoro-MEF del 23 marzo 2016 oggi pubblicato sul loro sito).

Rispetto alle risorse destinate alle Regioni si rimanda al decreto allegato per un dettaglio della ripartizione, evidenziando che nello stesso viene anche specificata la quota del budget pari al 5% che può essere spesa per concedere gli ammortizzatori in deroga (sia CIG che mobilità) senza l’applicazione dei nuovi criteri più stringenti introdotti, come noto, nel 2014.

Più complesso il quadro normativo da applicare riassunto dall’INPS, frutto sia delle novità normative introdotte con il Jobs Act e con la legge di stabilità 2016, sia dei recenti orientamenti emanati dal Ministero del Lavoro. 

Su questo non emergono tuttavia particolari novità, visto che le istruzioni INPS ricalcano fedelmente quanto già da noi commentato con diverse nostre precedenti circolari. 

Cogliamo l’occasione per ricordare come si sia di fronte ad un panorama normativo e attuativo piuttosto articolato, ma che tale complessità dipende dal fatto che IL 2016 RAPPRESENTA L’ULTIMO ANNO di esistenza degli ammortizzatori in deroga e, quindi, anno di transizione verso il nuovo sistema (CIGO, CIGS e fondi di solidarietà) così come riformulato dal Dlgs. n. 148/2015.

Gli unici aspetti non noti sono alcune istruzioni di natura strettamente procedurale per le sedi territoriali dell’Istituto in termini di corretto utilizzo dei codici di intervento, controlli da effettuare e fattispecie ammesse per l’impiego nell’anno successivo di risorse non utilizzate nell’anno precedente (par. 4, 5 e 6).

Tra gli elementi degni di nota segnaliamo:
  1. l’applicazione agli ammortizzatori sociali in deroga delle disposizioni sugli ammortizzatori sociali in generale introdotte in attuazione del Jobs Act dal decreto legislativo 148/2015, fatto salvo quanto espressamente e diversamente specificato dalla disciplina speciale contenuta nel Decreto Interministeriale del 1° agosto 2014;
  2. la possibilità per tutte le imprese prive degli ammortizzatori ordinari e che rientrano nel campo di applicazione del FIS di richiedere e fruire ancora per il 2016 degli ammortizzatori in deroga, nonostante la recente attivazione del Fondo di Integrazione Salariale, tuttavia operativo per ora solo per le realtà con più di 15 dipendenti;
  3. le novità apportate con la legge di stabilità 2016 così riassumibili:
  • il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali deroga nel 2016 pari a 250 milioni (con specifica riserva di 18 milioni – seppur non richiamata dall’INPS - per la CIG in deroga nel settore della pesca);
  • un tetto di fruizione annua della CIG in deroga per il 2016 pari a 3 mesi - nel 2015 erano 5 – ovviamente riferito alla medesima unità produttiva (concetto su cui l’INPS si sofferma particolarmente);
  • la fruizione della mobilità in deroga solo da parte di soggetti che non ne abbiano già beneficiato per 3 anni, anche non continuativi, fino ad un massimo di 4 mesi (6 per i residenti nel Mezzogiorno) e comunque sempre fino a un periodo massimo di 3 anni e 4 mesi.

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