Ti è mai capitato di alzarti e battere contro il muro per far capire al vicino che alle 2 di notte non è il caso di mettersi a ristrutturare la casa? La mattina dopo andare a citofonare e lamentarsi del fatto che sarebbe ora di smetterla a 75 anni di fare feste fino alle 4 di mattina? O che il cane lasciato troppo da solo, che ha la necessità di andare a farsi una 'camminata', inizia a ululare come un branco di lupi con la luna piena?
Se la risposta è sì, allora ti possiamo aiutare. Facciamo un rapito riepilogo di quali sono le fasi giuste per procedere in maniere crescente, partendo dalla più semplice
- Andare dal vicino rumoroso e constatare che in determinati momenti crea disturbo sonoro. Mantenendo la calma, chiedergli se può limitare l'attività rumorosa.
- Scrivere una lettera all'amministratore, in cui si lamenta il fatto. L'amministratore a sua volta dovrà scrivere al condomino rumoroso, intimandolo che se non cessa l'attività sonora si dovrà procedere per via legale, (fac-simile della lettera) facendo riferimento all'art 844 del CC, dove si parla di limite di tollerabilità.
- ''In caso di regolamento condominiale che vieti tassativamente di recare ‹‹disturbo ai vicini con rumori di qualsiasi natura››, il continuo abbaiare di tre cani pastori ed il suono di una batteria configurano sia la lesione di tale norma regolamentare che violazione dell'art. 844 c.c.'' Trib. civ. Milano, 28 maggio 1990, in Arch. loc. e cond. 1991, 792
A questo punto si può procedere per due strade. La prima è quella legale: nominare un perito tecnico, che dimostri che viene superata la soglia di tollerabilità, cioè utilizzando un fonometro e misurando i decibel prodotti da un determinato rumore si può procedere con una perizia che portata davanti a un giudice porta a condannare il vicino rumoroso. Il limite di tollerabilità è di 3 decibel superiore al livello sonoro di fondo.
La seconda strada invece è quella di intervenire ingegneristicamente per limitare i rumori provenienti dagli ambienti vicini. Prima di parlare di come intervenire è giusto fare un ragionamento: parlando di rumori non si isola in centimetri ma in decibel, quindi si deve fare una valutazione rapida su quanti sono i decibel prodotti dagli ambienti vicini e quanti sono tollerabili dall'orecchio umano.
Natura del rumore | Livello sonoro [dB] | Impressione soggettiva | Conversazione con voce normale |
Turboreattore al banco di collaudo | 140 | Distruzione dell'orecchio | Impossibile |
Maglio | 130 | Soglia del dolore | Conversazione impossibile |
Colpi di martello su acciaio | 115 | Rumori sopportabili soltanto per breve tempo | |
Laboratorio di caldareria | 110 | ||
Sega da legno a 1 m / Martello pneumatico a 3 metri | 100 | Rumori molto dolorosi | Conversazione possibile solo urlando |
Fucina | 90 | ||
Laboratorio di tornitura / Circolazione stradale intensa a 1 m | 80 | Rumori sopportabili ma ambiente giudicato rumoroso | Conversazione difficile |
Ristorante rumoroso | 70 | ||
Granzi magazzini | 60 | Rumori comuni | Conversazione possibile solo ad alta voce |
Appartamento che da su una strada trafficata con le finestre aperte | 50 | ||
Appartamento rumoroso | 45 | Ambiente giudicato calmo se si è in attività | Conversazione con voce normale |
Ufficio tranquillo | 40 | ||
Giardino calmo | 30 | ||
Conversazione a bassa voce | 25 | Ambiete giudicato molto calmo | Conversazione con voce sussurrata |
Studio di registrazione | 20 | ||
Soglia di udibilità | 0 |
Il DPCM 5.12.97 prescrive che tutte le partizioni verticali tra ambienti abitabili di distinte unità immobiliari debbano essere dimensionate per raggiungere (in opera) un potere fonoisolante apparente di almeno 50 dB. Fanno eccezione solo le partizioni di edifici adibiti a ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili, per i quali vige il limite di 55 dB.
È ormai comunemente condiviso il fatto che il limite di 50 dB è tutt’altro che un limite di comfort. Infatti, accade spesso che, a pesanti lamentele circa l’isolamento acustico di partizioni verticali, corrisponda invece il pieno rispetto dei limiti di norma, quando si proceda alla verifica strumentale in opera.
Tanti palazzi italiani sono stati costruiti in tempi in cui non si aveva il concetto di comfort ne acustico, ne tanto meno energetico. Le pareti sono realizzati con mattoni a 6 fori messi di coltello, che hanno uno spessore che in alcuni casi arriva ai 6 cm, ma in media se ne hanno 10 cm (attualmente è procedura normale isolare un appartamento da quello vicino con spessore dei muri di 20 cm se non 30 in caso si usi l'intercapedine). Nelle case contemporanee si hanno standard di isolamento acustico ben superiori. Ma come si fa ad avere gli stessi standard in palazzi più datati?
Da considerare due termini differenti: fonoassorbente e fonoisolante. Il primo indica un materiale capace di assorbire l'onda sonora, trasformandola in altro tipo di energia, riflettendo e ostacolando il propagarsi del suono. Mentre per fonoisolante si intende un materiale la cui caratteristica principale è quella di riflettere l'energia dell'onda sonora che riceve. Un materiale di per sé sarà capace di assorbire una parte di onda e di trasmetterne un'altra parte, a seconda della caratteristica principale si può classificare in una categoria o nell'altra.
Iniziamo a dire come si devono isolare le pareti. Ad oggi è possibile isolare le pareti divisorie tra due unità abitative con sistemi efficaci, non invasivi, reversibili, economici e fai-da-te, mediante contropareti acustiche realizzate per incollaggio o contro-placcaggio. Queste pareti hanno materiale capaci di assorbire le onde sonore.
Si interviene con i pannelli di dimensioni che sono uno multiplo di 60 (solitamente), di dimensioni di da 1 m a 3 m. Gli spessori fanno da 20 mm a 40 mm per i casi eccezionali.
Si consiglia naturalmente di iniziare a posare i pannelli dal basso a partire da una delle due estremità del muro. Lo spazio restante fino ad al soffitto viene riempito da un pannello tagliato a misura con un comune cutter.
È sufficiente quindi sigillare il giunto tra i pannelli con tradizionale nastro da cartongesso e stucco, posare lo zoccolino precedentemente rimosso, per procedere alla tinteggiatura della parete così ottenuta.
Particolare costruttivo di controplaccaggio alla parete |
Se l'altezza tra pavimento e soffitto è adeguata, si può decidere di intervenire anche alzando il pavimento e diminuendo l'altezza del soffitto. Facendo un controsoffitto con inseriti degli opportuni pannelli isolanti. Per il pavimento esistono diverse soluzioni, se l'altezza è abbandonante si possono inserire dei pannelli dello spessore di 3 cm sul solaio su cui si andrà a gettare lo strato di massetto e quindi il pavimento sopra. Viene qui inserito il cosiddetto materassino isolante che impedisce il passaggio dell'onda sonora del calpestio. Il massetto sopra viene chiamato galleggiante perché è appoggiato sul materassino fonoassorbente.
Se le altezze non ci sono, si può comunque inserire un foglio di materiale fonoisolante, questo permetterà di ridurre notevolmente il rumore trasmesso: l'onda sonora viene trasmessa in base al materiale che incontra, se è presente un materiale diverso questo fa effetto cuscinetto e viene ridotta. Si inserisce questo strato dallo spessore di pochi millimetri di un materiale spugnoso che rompe l'onda.
Si tratta di materassini elastici in polietilene espanso reticolato chimicamente a cellule chiuse con densità di circa 30 Kg/m3 studiata per completare le prestazioni di isolamento acustico anticalpestio. In commercio esistono elementi dotati di un foglio alluminato e groffato per aumentare la resistenza all'abrasione al passaggio del vapore. Gli spessori disponibili sono di 3, 5 e 10 mm.
Esempio di voce di Capitolato:
- Placcaggio diretto alle pareti e soffitto: lastre di cartongesso spess. 12,5 mm accoppiate in fabbrica alla lana minerale spess. da 30 a 50 mm; densità minima 80 kg/m3 – posate stuccate e rasate pronte alla finitura, il fissaggio sarà per mezzo di colle o malta, come da specifiche nelle schede tecniche del materiale;
Per avere una stima quantità di acquisto si calcolano i metri quadrati necessari: (superficie pareti + superficie soffitto)*1,10
- La controparete fonoisolante sarà svincolata dal muro esistente e realizzata con la posa a pavimento ed a soffitto di un profilo in acciaio zincato sezione U da mm 50 ancorato alla parete esistente; qualsiasi punto di contatto del solo profilo con le strutture murarie avverrà con interposizione di un speciale nastro antivibrante; in verticale con un passo di 600 mm verranno disposti dei profili in acciaio sezione H da mm 50; l’intercapedine tra i profili metallici sarà riempita con lana di vetro ISOVER PAR 70 (spessore 7 cm) in alternativa fibra di poliestere di densità 20 kg/mc e spessore 80 mm; sarà poi completato il rivestimento con DUE lastre in cartongesso accoppiata su di un lato con una massa fonoisolante e antivibrante in gommapiombo (EPDM) AKUSTIK GIPS ART.2 spessore 15 mm; sigillatura e rasatura dei punti di giunzione con idoneo nastro coprigiunto e stucco; parete pronta a ricevere le normali finiture.
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