giovedì 17 dicembre 2015

Il cane abbaia giorno e notte, che fare?

Il cane che abbaia di giorno e di notte con una frequenza tale da disturbare il sonno ed il riposo di chi abita nelle vicinanze comporta una responsabilità del proprietario che può sconfinare anche nel penale se ad essere molestata non è una singola persona o un piccolo numero di famiglie ma l’intera zona. In questo caso oltre al risarcimento del danno occorre tenere presente che scatta anche il procedimento penale; la frequenza dei latrati segna il confine non solo tra lecito ed illecito ma anche, e soprattutto, tra la responsabilità civile che prevede il solo risarcimento del danno e quella penale che comporta la condanna ad una pena.
La Cassazione con sentenza nr. 48460/15 del 9.12.2015 ha affrontato il problema relativo alla necessità di dimostrare il continuo abbaiare del cane che disturba stabilendo che non serve necessariamente una perizia per provare la continuità dei latrati in quanto possono bastare anche le testimonianze dei vicini che il cane è solito abbaiare di giorno e di notte con una frequenza tale da impedire il sonno ed arrecare evidente disturbo al riposo di tutti gli abitanti nelle immediate vicinanze.
Certamente non potrà bastare una semplice raccolta di firme da parte delle persone che si ritengono danneggiate in quanto nel processo penale è necessaria la deposizione orale del testimone davanti al giudice.
Il reato di disturbo alla quiete di persone è quello che si definisce, tecnicamente, un reato di pericolo presunto il che significa che non serve la prova dell’effettivo disturbo di più persone, ma è sufficiente la potenziale idoneità della condotta a disturbarne un numero indeterminato di soggetti.
Conseguentemente l’attitudine dei rumori a disturbare il riposo o le occupazioni delle persone non va necessariamente accertata accuratamente con una perizia o con una consulenza tecnica ma, al contrario, il giudice può fondare il proprio convincimento su elementi probatori di diversa natura come le dichiarazioni di coloro che sono in grado di riferire le caratteristiche e gli effetti dei rumori percepiti, tali da far risultare oggettivamente superata la soglia della normale tollerabilità.
Fonte: Laleggepertutti.it


Il padrone del cane è tenuto a curarsi che il cane non provochi danni a nessuno, compresi i danni morali. In caso ciò non avvenga, è tenuto al risarcimento e può anche incorrere in sanzioni penali. L'art. 2052 stabilisce che il padrone è responsabile del comportamento del proprio cane. Se un cane abbaia troppo, potreste richiedere un risarcimento da parte del padrone del cane, che potrebbe essere condannato a 309 € di multa e anche all'arresto fino a 3 mesi (art. 659 del codice penale). 


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