mercoledì 2 marzo 2016

Raggira il condominio dei carabinieri e si intasca 100mila euro


GENOVA - Gennaio 2016

L’accusa è di aver trasformato i rimborsi assicurativi del condominio che amministrava in una sorta di reddito: dal conto comune, infatti, prelevava fondi pagati per i danni subiti dal palazzo e li dirottava su altri depositi, talvolta per saldare spese che non c’entravano nulla. E a forza di coprire una coperta che diventava sempre più corta, ha provocato un buco da quasi €. 100.000,00 Non in un condominio qualunque: la maggior parte degli abitanti di questo palazzo di via Valtrebbia, nell’entroterra ligure, fa parte delle forze dell’ordine.

Per questo è finito nei guai Giovanni Longo, 60 anni, originario di Canolo, in provincia di Reggio Calabria, titolare della ditta di consulenza “Studio 5” e per anni amministratore di un complesso abitato perlopiù da carabinieri e militari che in quella zona avevano accesso ad abitazioni a canone privilegiato. Il pubblico ministero Alberto Landolfi lo ha indagato per appropriazione indebita, aggravata dall’abuso di prestazione d’opera.

Nel mirino della Procura ci sono diversi anni di bilanci, che secondo i residenti (alcuni di loro sono assistiti dall’avvocato Mario David Mascia) sono stati manipolati e nascosti al condominio. Fra le voci contestate anche le parcelle da decine di migliaia di euro liquidata a un architetto amico all’insaputa degli abitanti. Longo era già finito nei guai per un’altra vicenda simile, per un condominio amministrato in via Fereggiano.


Fonte: Il Secolo XIX

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