In un recente articolo su “Il Sole 24 Ore”, datato 1/6/2016, si sono analizzate le dichiarazioni dei redditi dei professionisti per l’anno 2015, confrontando i dati e le variazioni dal 2014/2013 (Fonte MEF).
Tra i professionisti che hanno avuto il maggior calo del reddito dichiarato ci sono i Laboratori di analisi cliniche con un meno 24,80% e gli amministratori di condominio con uno sconfortante secondo posto a meno 10,80%.
Ma, leggendo i numeri, la domanda sorge spontanea: come è possibile che siano 10.626 gli amministratori di condominio che hanno fatto la propria dichiarazione dei redditi?
E’ bene infatti ricordare come da alcuni studi sui numeri relativi agli amministratori esistenti sul territorio nazionale, gli amministratori che gestiscono almeno uno stabile siano circa 250.000 mentre, così come risulta dai codici fiscali attribuiti agli stabili in condominio, emersi dai modelli 770 che ogni condominio è obbligato a presentare all’Agenzia delle Entrate, gli amministratori che gestiscono più stabili, circa 35.000 siano gli amministratori di condominio che esercitano l’attività in maniera professionale.
E’ bene infatti ricordare come da alcuni studi sui numeri relativi agli amministratori esistenti sul territorio nazionale, gli amministratori che gestiscono almeno uno stabile siano circa 250.000 mentre, così come risulta dai codici fiscali attribuiti agli stabili in condominio, emersi dai modelli 770 che ogni condominio è obbligato a presentare all’Agenzia delle Entrate, gli amministratori che gestiscono più stabili, circa 35.000 siano gli amministratori di condominio che esercitano l’attività in maniera professionale.
ANACI ha, unica tra tutte le associazioni di categoria, un bilancio certificato da una primaria Società di Revisione e recentemente ha pubblicato il dato ufficiale di 8.395 iscritti alla data del 31/12/2015.
I conti non tornano, è evidente e la trasparenza e cristallinità nei confronti del fisco, a quanto pare, è lontana dal venire!
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