In programma stamattina a Roma i lavori della quarta edizione di “Ingenio al femminile”.
“In un paese come il nostro è difficile essere donna nelle professione, la parità di genere è ancora
lontana e per questo esperienze come ‘Ingenio al femminile’ valorizzano il ruolo della donna nella
società”. Così Simona Bonafè della Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare
del Parlamento Europeo, intervenuta stamattina ai lavori coordinati dalla giornalista Paola Pierotti.
“Tenacia e determinazione – ha aggiunto - servono per essere donne nelle professioni. I dati
mostrano che ci stiamo incamminando verso un futuro Impossibile, se i ritmi continuano ad essere
questi non ci basterebbe il pianeta che abbiamo a disposizione. Stiamo andando verso uno
scenario con tratti di insostenibilità, pensiamo ai cambiamenti climatici. Dobbiamo interrogarci su
come invertire la rotta e provare a dare prospettive alle future generazioni”.
Filippo Della Puppa, economista esperto in pianificazione strategica e marketing territoriale, ha
parlato della necessità di ragionare in modo diverso. “Siamo inseriti – ha detto - in un periodo di
grande cambiamento, dobbiamo iniziare a pensare in modo circolare. Dobbiamo abituarci a
pensare ad una smart community, non solo smart city e limitarci ad alcuni settori per fare questo.
Dobbiamo riporre la fiducia in voi donne”.
Caterina Franchini, coordinatrice europea del progetto Momowo, ha insistito sulla necessità di
rivedere il ruolo della professione di ingegnere nella società contemporanea, alla luce soprattutto
del movimento moderno. “Per accrescere la visibilità delle donne – ha affermato - servono attività,
bisogna creare consenso. Condividere le esperienze e le ricerche dei professionisti, far convergere
due mondi che devono creare creare sinergia e circolarità per avere imbatto sociale”.
Per Marina Brogi, Vicepresidente Facoltà di Economia e Co-Presidente di WCD Italy, “Servono
modelli di ruolo per le donne che facciano da punto di riferimento per tutte le altre. Ciò vale a
maggior ragione per le donne nei consigli di amministrazione”.
Infine Elisabetta Vernoni (Independent Human Resources Professional) ha sottolineato come
quella delle donne e delle professioniste è una vera e propria lotta. “In qualità di coach – ha detto
- con i professionisti parliamo spesso di conciliazione tra talento e forza. Ecco, le donne devono
imparare a dare forza al proprio talento”.
Al termine dei lavori della mattina sono state premiate tre donne ingegnere le cui storie possono
essere di esempio e incentivo. Si tratta di Marzia Bolpagni (Collaboratrice BIM Team Ministryof
Justice UK), Marilde Longo (Co-fondatore Edilportale.com) e Elena Stoppioni (Presidente
Federazione Cdo Edilizia – Compagnia delle Opere).
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