venerdì 10 giugno 2016

Nuova modifica per la norma tecnica UNI 10200

Nuova modifica per la norma tecnica UNI 10200, necessaria per la ripartizione delle spese relative al riscaldamento in seguito all’installazione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione obbligatori.

L'articolo 9 comma 5 lettera d) del D. Lgs. 102/2014 stabilisce l’obbligo di ricorrere alla norma Uni 10200 che era già stata oggetto, nel 2015, di modifiche che erano state apportate d'ufficio dall'UNI senza l'intervento della Commissione Tecnica del Comitato Termotecnico Italiano (CTI).

Tale attività aveva generato, da parte di ANACI ed in riferimento ai contenuti, una segnalazione alla Commissione Europea ed al Ministero dello Sviluppo Economico.

Nel 2016 il CTI ha provveduto ad elaborare ulteriori modifiche alla 10200 trasmettendo all'UNI il documento che, ad oggi, è in inchiesta pubblica sino al 13 giugno 2016.

Entro tale data, sul sito www.uni.com, nella sezione “inchiesta pubblica finale”, inserendo il codice progetto E0208F600, è possibile pertanto fare osservazioni alla bozza della nuova norma.

Si ricorda che l'articolo 16 comma 8 del D. Lgs. 102/2014 prevede una sanzione amministrativa da 500,00 a 2.500,00 euro per il condominio che non ripartisce le spese in conformità a tale norma; pertanto quando sarà approvata la nuova norma, i condomini dovranno dotarsi di una relazione, redatta a cura di un tecnico abilitato, la quale accerti che i criteri adottati per la ripartizione della spesa siano conformi alla norma tecnica in vigore.

La nuova modifica si inserisce però in un contesto che vede il Legislatore intenzionato ad apportare modifiche al D. Lgs. 102/2014 anche nella parte relativa alla ripartizione delle spese.

Sulle modifiche al criterio di riparto la Conferenza delle Regioni nulla ha espresso, mentre la X Commissione del Senato ha inviato al Governo alcune osservazioni che, principalmente, hanno ad oggetto gli edifici ad abitazione non continuativa (le così dette seconde case) e le situazioni che vedono particolarmente svantaggiati gli appartamenti posti al primo ed all'ultimo piano.

Questa seconda criticità ha portato, in molti condomini, all'approvazione di coefficienti correttivi che, ad oggi, sono vietati ed esporrebbero il condomino a sanzioni amministrative.

La Norma UNI 10200 oggi in inchiesta pubblica, però, nulla prevede per compensare le maggiori dispersioni a carico delle unità particolarmente esposte, pertanto, un intervento di questo tipo a cura del legislatore rischierebbe di prevedere disposizioni in probabile contrasto con la norma UNI10200 stessa.

a cura di:
Avvocato Edoardo Riccio
CSN ANACI


SULLO STESSO ARGOMENTO:

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti, critiche e correzioni sono ben accette e incoraggiate, purché espresse in modo civile. Scrivi pure i tuoi dubbi, le tue domande o se hai richieste: il team dei nostri esperti ti risponderà il prima possibile.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...